che è stato perpetrato ai danni del centro stesso, dei suoi militanti e abituali frequentatori la sera di sabato 5 ottobre 2013 verso le ore 21.00 quando una bomba carta è stata lanciata contro alcuni compagni che sostavano nel cortile. Fortuna ha voluto che i bambini presenti fossero all’interno della struttura e non come al solito fuori a giocare nel piazzale.
Questo è uno dei tanti episodi di violenza nei confronti del 28 maggio perpetrato da organizzazioni neofasciste; loro lo sanno che noi non ci dimentichiamo né ci dimenticheremo mai dei compagni uccisi dalla bomba fascista del 28 maggio 1974 in Piazza della Loggia, lo Stato e la sua giustizia: sì.
L’attività del nostro centro è la risposta di un antifascismo militante senza se e senza ma, le nostre iniziative ci vedono impegnati su vari fronti: quello culturale, e per questo ricordiamo la Festa Antifascista che si è svolta dal 12 al 15 settembre, i cui temi qualificanti erano il carcere, le droghe, la tortura e la repressione; quello anti-crisi con i Gruppi di Acquisto Solidale; quello della solidarietà attiva contro gli sfratti che ci vede presenti costantemente e quotidianamente sul territorio e non ultimo per importanza quello dell’antirazzismo militante che attraversa tutte le attività legate al centro sociale stesso.
Siamo dunque una realtà viva sia dal punto di vista culturale, politico e non ultimo aggregativo.
Ci siamo caratterizzati in particolar modo con azioni concrete contro i sindaci razzisti di Rovato, Adro, Coccaglio e Chiari: nomi di paesi della Franciacorta che con il loro razzismo istituzionale si sono fatti tristemente conoscere in tutto il mondo. Questa nostra costante opposizione è un punto di riferimento attivo per tutti gli antirazzisti e antifascisti contro l’evidente deriva autoritaria di questi tempi di crisi.
Questa crisi economica globale sta avendo effetti devastanti sul nostro tessuto sociale, crescono le diseguaglianze economiche e sociali e regrediscono i diritti civili. Le relazioni si frantumano, si parcellizzano e l’attività di ognuno di noi tende a ripiegarsi sull’interesse personale, rompendo le già fragili reti di solidarietà sociale; dai conflitti verbali si passa sempre più facilmente alle tragedie di ordinario razzismo e fascismo.
Questa drammatica situazione della crisi, grazie alla dittatura dell’ignoranza imposta dal ventennio berlusconiano, addormenta le coscienze, che banalizzano la propaganda di questi gruppi nazifascisti.
Pertanto l’attacco alla democrazia da parte di questi gruppi non deve essere sottovalutato, perché la storia ci insegna che, se non fermati in tempo, diventano sempre più pericolosi; nonostante ciò le istituzioni silenti e complici continuano a legittimare la loro presenza sul territorio.
Fra gli esempi più recenti ricordiamo che a Sarezzo Forza Nuova di Lumezzane ha indetto un presidio, autorizzato, contro i migranti in occasione della strage di Lampedusa e l’attacco notturno alla sede di Rifondazione Comunista di Lonato.
A questi episodi sono seguite le grida che hanno interrotto il minuto di silenzio allo stadio Rigamonti per commemorare le vittime di quell’orrenda ecatombe, prima della partita di calcio.
Ricordiamo un altro episodio simbolico che rende evidente come si voglia banalizzare l’esistenza e l’attività di questi gruppi: Casa Pound, che ha sede a S. Vigilio nel comune di Concesio, poche settimane fa ha indetto un “sabato fascista” a dimostrazione di una rivendicazione di filiazione e appartenenza al fascismo, nonostante la XII disposizione della nostra Costituzione vieti la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.
Questa è la dimostrazione lampante della connivenza delle istituzioni che nulla fanno per impedire queste manifestazioni, istituzioni che giurano sul rispetto della Costituzione e poi si collocano fuori dalle sue regole.
Noi chiediamo l’immediata chiusura senza se e senza ma di tutti i luoghi di aggregazione di queste organizzazioni nazifasciste fuori dalla nostra Costituzione; in particolar modo le sedi di Forza Nuova a Brescia e a Lumezzane e la sede di Casa Pound a S. Vigilio nel comune di Concesio.
CHI NON SI OPPONE E’ COMPLICE!