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CARO RISPETTABILISSIMO, ONORATISSIMO, PULITISSIMO LOCATELLI

Inchiesta Locatelli: ecco le intercettazioni telefoniche

da Bergamosera.com

Le intercettazioni telefoniche

BERGAMO — Ecco alcuni dei passaggi più importanti contenuti nelle intercettazioni telefoniche e ambientali che gli inquirenti hanno raccolto circa gli illeciti contestati nell’ambito dell’inchiesta su tangenti e smaltimento di rifiuti che ha visto finora coinvolte 10 persone fra cui l’ex vicepresidente del consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani e l’imprenditore bergamasco Pierluca Locatelli.

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il 14 ottobre Nicoli Cristiani accompagnato dall’imprenditore Mauro Papa (imprenditore attivo nello smaltimento dei rifiuti, amministratore della Ecoeternit di Montichiari, non risulta coinvolto negli arresti) si incontra con Pierluca Locatelli e il suo amico Bracci al ristorante “Il Lorenzaccio” di Brescia. Incontro organizzato in vista di un ipotetico accordo commerciale. Alla fine dell’incontro Locatelli tesse all’amico le lodi di Nicoli: read more

Brebemi, due cantieri sequestrati Dieci arresti, in carcere Locatelli

Siamo stanchi di Voi, speculatori affaristi.

Siamo stanchi di parlare di Voi senza avere i vostri nomi: ora alcuni ne abbiamo, ne mancano ancora tanti.

Siamo stanchi di ripetere che opere imponenti come La BreBeMi o la Tav sono solo delle opere di speculazione e siamo stanchi di chi si lascia convincere della loro utilità.

Siamo stanchi di Voi che ci prendete continuamente per il culo, o forse siamo tutti complici, perché, con il ricatto che date posto di lavoro, stiamo tutti zitti!

Siamo stanchi di respirare lo schifo che ci fate respirare, mangiare quello che viene raccolto dai campi dove Voi sversate i vostri liquami, bere l’acqua inquinata dai vostri interessi piccolo-borghesi. read more

cumuli e sacrifici

A QUALCUNO IL “CUMULO” (DI REDDITI E PENSIONI), AGLI ALTRI I “SACRIFICI” L’elenco informativo che presentiamo può essere utile ai cittadini italiani: da qualche anno, infatti, e per chissà quanti altri, si sentono e si sentiranno ripetere che “bisogna fare sacrifici”. Quegli stessi cittadini, che: pensionati (non d’oro), lavoratori fissi o precari (attivi, oppure in Cassa Integrazione od in Mobilità, o ancora quelli cui non verrà rinnovato il contratto a tempo determinato o a progetto, quelli che lavorano in nero…), disoccupati (quelli in cerca di occupazione e quelli che hanno smesso di cercarla, per disperazione), studenti ed infanti, hanno diritto di chiedere: CHI deve fare sacrifici? Per CHI? CHI ci ha portato nella situazione che richiede i sacrifici (forse i pensionati, i lavoratori, i disoccupati e gli studenti? Eppure sono decenni che “Lavoriamo in pace, rapinati e contenti” [1]!)? Ed hanno il diritto di pretendere le risposte, a tutte e tre le domande. Un aggiornamento del 9 Novembre 2011: Mario Monti, nominato Senatore a vita, al mese, costa allo Stato italiano, quindi ai suoi cittadini, altri 25.000 euri (12.005 euri lordi per l’indennità come Parlamentare più 12.680 euri netti di rimborsi [2]). Ecco i titoli delle tabelle presenti in questo iniziale, e, quindi, incompleto elenco di dati: - “Baby pensionati”; - Le 10 pensioni più ricche; - In pensione per x giorni di lavoro; - 3 pensioni senza limiti di cumulo; - 2 pensioni senza limiti di cumulo; - 2 pensioni ed 1 stipendio senza limiti di cumulo; - 1 pensione ed 1 stipendio senza limiti di cumulo. vecchiatalpa 17 Novembre 2011 [1] http://www.valeriobruschini.info/?p=101. [2] Il Giornale, 12/11/2011. Da notare come l’autore dell’articolo, dopo aver ricordato che: “La Costituzione prevede che il presidente della Repubblica possa nominare senatori a vita cinque personalità che abbiano illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario” riprenda le considerazioni di Piergiorgio Odifreddi il quale, sul suo blog all’interno del sito de La Repubblica, scrive che Mario Monti ha l’ «altissimo merito … di essere stato Commissario europeo con deleghe economiche, dal 1994 al ’99 per nomina del primo governo Berlusconi, e dal ’99 al 2004 per nomina del primo governo D’Alema. Oltre che di essere stato presidente della famigerata Commissione Trilaterale, una specie di massoneria ultraliberista statunitense, europea e nipponica ispirata da David Rockefeller e Henry Kissinger». “Baby pensionati” Attività svolta In pensione ad anni Pensione lorda mensile Ente Manuela MARRONE in BOSSI Insegnante 39 766,37 Inpdap Giuseppe GAMBALE Parlamentare 42 8.455,00 Camera Antonio DI PIETRO Magistrato 44 2.644,57 Inpdap Rainer Stefano MASERA Banchiere 44 18.413,00 Inps Pier Domenico GALLO Banchiere 45 18.000,00 Inps Rino PISCITELLI Parlamentare 47 7.959,00 Camera Pier Carmelo RUSSO Assessore Sicilia 47 10.980,00 Regione Sicilia Mario SARCINELLI Banchiere 48 15.000,00 Inps Alfonso PECORARO SCANIO Parlamentare 49 8.836,00 Camera Vittorio SGARBI Parlamentare 54 8.455,00 Camera Le 10 pensioni più ricche Classe Ramo Pensione lorda Mese - Giorno Ente Mauro SANTINELLI 1947 Telefonia 90.246,55 - 3.258,90 Inps Mauro GAMBARO 1944 Finanza 51.160,28 - 1.847,45 Inps Alberto DE PETRIS 1943 Telefonia 50.274,40 - 1.815,46 Inpdai Germano FANELLI 1948 Elettronica 46.211,36 - 1.668,74 Inps Vito GAMBERALE 1944 Telefonia 44.161,71 - 1.594,72 Inps Alberto GIORDANO 1941 Finanza 42.245,67 - 1.525,53 Inps Federico IMBERT 1951 Finanza 41.521,20 - 1.499,37 Inps Giovanni CONSORTE 1948 Finanza 28.593,00 - 1.033,33 Inps Ivano SACCHETTI 1944 Finanza 28.560,00 - 1.030,55 Inps Ernesto PAOLILLO 1946 Finanza 26.327,00 - 950,00 Inps In pensione per x giorni di lavoro Attività Svolta per Pensione lorda mensile Ente Luca BONESCHI Parlamentare 1 giorno 3.108,00 Camera Piero CRAVERI Parlamentare 8 giorni 3.108,00 Senato Angelo PEZZANA Parlamentare 8 giorni 3.108,00 Camera Toni NEGRI Parlamentare 64 giorni 3.108,00 Camera Paolo PRODI Parlamentare 126 giorni 3.108,00 Camera Clemente MASTELLA Giornalista 397 giorni ? Inpgi 3 pensioni senza limiti di cumulo Pensioni mensili lorde Ente Romano Prodi 4.246,00 Inpdap 4.725,00 Parlamento 5.283,00 Unione Europea 2 pensioni senza limiti di cumulo Pensioni mensili lorde Ente Luciano VIOLANTE 7.317,00 Inpdap 9.363,00 Camera Publio FIORI 16.000,00 Inpdap 10.631,00 Camera 2 pensioni ed 1 stipendio senza limiti di cumulo Pensioni mensili lorde + Stipendio lordo Ente Giuliano AMATO 22.048,00 Inpdap 9.363,00 Parlamento ? Deutsche Bank Lamberto DINI 18.000,00 Bankitalia 7.000,00 Inps 19.053,75 Parlamentare Carlo Azelio CIAMPI 30.000,00 Bankitalia 4.000,00 Inps 19.053,75 Parlamentare Giulio ANDREOTTI 5.823,00 Inpdap 5.086,00 Inpgi 19.053,75 Parlamentare 1 pensione ed 1 stipendio senza limiti di cumulo Pensioni mensili lorde Ente Renato BRUNETTA 4.352,00 Inpdap 19.053,75 Parlamentare Giuseppe FIORONI 2.008,00 Inpdap 19.053,75 Parlamentare Rocco BUTTIGLIONE 5.498,00 Inpdap 19.053,00 Parlamentare Achille SERRA 22.451,00 Inpdap 19.053,75 Parlamentare Mario DRAGHI 14.843,00 Inpdap 37.500,00 Bankitalia Cesare GERONZI 22.037,00 Inps 417.500,00 Ass. Generali read more

MARIO MONTI CHI E’? E FRANCESCO PROFUMO?…

Mario Monti

da  SIAMO TUTTI AQUILANI

da Wikipedia: dal 2010 è inoltre presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller[5] e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg[6].

Dal 2005 è international advisor per Goldman Sachs e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute[7][8], presieduto dalla economista statunitense Abby Joseph Cohen. È advisor della Coca Cola Company[8].

*per chi non sapesse cosa sono Commissione Trilaterale e Gruppo Bilderberg, o per chi non sapesse chi è David Rockefeller, si informi e scoprirà che è il caso di avere paura.. è ovvio che questo tizio ha i numeri, l’hanno mandato qui per dissanguarci nel modo giusto.. è ora di sfatare la leggenda metropolitana che la politica e l’economia stiano ancora facendo gli interessi del popolo, e Mario Monti la sfaterà molto presto.. anzichè avere gente che sperpera letteralmente a destra e a sinistra, avremo Mario Monti, sostenitore della rigorosità dei conti pubblici, ovvero uno che ci farà pagare il debito pubblico in ogni modo possibile, uno che svenderà le istituzioni del nostro paese senza tante remore, dato che le svenderà ai propri capi della commissione trilaterale, del FMI, della Goldman.. sì, la situazione è peggiorata secondo me.. prima c’era un pagliaccio al governo, ora c’è un impassibile economista che ci farà pagare 1) tutte le negligenze della precedente classe politica 2) tutte le fraudolenze intrinseche del sistema monetario read more

TAV E BREBEMI #0: La governance opaca dei territori‏

da http://bgreport.org/?p=4059 TAV E BREBEMI #0: La governance opaca dei territori Con questo primo contributo prende avvio l’inchiesta sulla nuova  autostrada BreBeMi, in fase di realizzazione, e la tratta ferroviaria ad  alta velocità tra Treviglio e Brescia. Ogni domenica alle ore 20, per  due mesi, BgReport pubblicherà una nuova puntata dell’inchiesta, nel  tentativo di colmare il vuoto d’informazione che avvolge la  realizzazione delle due infrastrutture. Mentre si moltiplicano proclami  e dichiarazioni d’intenti di amministrazioni locali e regionali e le  voci entusiastiche dei mezzi d’informazione, gran poco si è detto circa  gli attori politici ed economici in gioco e gli interessi che si  affollano intorno ai due progetti. Non è forse il momento di affrontare  l’argomento? La tratta ferroviaria al alta velocità tra Treviglio e Brescia è ormai  ai nastri di partenza. Già dalla scorsa primavera si susseguono gli  annunci a mezzo stampa dell’imminente apertura dei tre cantieri  logistici di Caravaggio, Calcio e Fara Olivana, anche se ad oggi nulla  sembra muoversi. E’ notizia delle ultime settimane l’avvio dell’iter  burocratico per l’apertura del cantiere di via Brignano a Caravaggio.  Sarà un cantiere di proporzioni importanti, circa 26.000 metri quadri,  degno di un’opera che definire impattante è un eufemismo. A maggior  ragione perché la nuova linea ferroviaria dovrebbe correre parallela  all’autostrada BreBeMi, anch’essa in fase di realizzazione. Stiamo parlando di migliaia di metri quadrati di terreno agricolo  divorati dal cemento, espropriati o ancora da espropriare. Stiamo  parlando di un territorio dove la mobilità è divenuta da tempo  insostenibile e i livelli di inquinamento dell’aria sono tra i più alti  del pianeta. E’ il profondo nord, la Pianura Padana: chilometri e  chilometri di coltivazioni intensive e capannoni industriali. Ma è anche  un territorio che conta alcune centinaia di migliaia di abitanti e che  per tanto pone alcune legittime preoccupazioni circa la sostenibilità  delle trasformazioni urbanistiche e produttive che lo investiranno. La questione non si limita infatti all’impatto del serpente di cemento  in sé e per sé. Il grosso interrogativo concerne invece gli effetti  secondari delle nuove infrastrutture: l’espansione del settore logistico  e le sue ricadute in termini di mobilità pesante e consumo di suolo, ma  anche per il temuto proliferare di nuovi capannoni lungo il tracciato  dell’autostrada e in prossimità dei comuni in posizione strategica. Vi è  poi una questione specifica relativa alla città di Treviglio. Entrambe  le opere garantiranno una nuova centralità al comune in questione,  riducendone in maniera decisiva la distanza da Milano e accrescendo così  appetibilità e appetiti immobiliari. Quale sarà l’impatto territoriale dell’inevitabile processo d’ulteriore  espansione urbana? Come saranno governate queste trasformazioni? Non vi  è dubbio sull’opportunità di crescita economica che i due progetti  rappresentano, ma quali ricadute avrà questa opportunità sulle  condizioni di vita delle persone che abitano il territorio? Le  amministrazioni leghiste dei comuni interessati sbandierano gli effetti  positivi che le opere secondarie dovrebbero produrre sulla mobilità;  latita però un dibattito sul futuro del territorio, in grado di  restituire centralità al tema dell’abitare, a cui i processi economici e  le esigenze produttive dovrebbero sempre essere subordinati. Il grande assente in questa partita è la popolazione, che, fino ad ora,  non sembra avere avuto alcuna voce in capitolo. Quanto è compatibile  questo modello di governo del territorio con le regole della democrazia?  Nel ricostruire la complicata mappatura degli attori pubblici e privati  coinvolti nella realizzazione di BreBeMi e alta velocità emerge  chiaramente lo spostamento dei luoghi decisionali. Come se le  istituzioni deputate all’assunzione di decisioni di interesse pubblico  avessero perso centralità, in favore di un modello di governance “opaca”  in cui il bene comune appare subordinato alle esigenze del mercato e  alla capacità d’iniziativa dei suoi attori privati. Rimandando ad un prossimo futuro l’analisi delle implicazioni che  queste due grandi opere produrranno sul tessuto sociale ed economico del  territorio, l’inchiesta che prende avvio da questo primo contributo si  pone due iniziali obiettivi. Il primo obiettivo è quello di ricostruire  la mappatura degli interessi in gioco, con particolare attenzione alle  convergenze di interessi politici ed economici che si addensano attorno  ai progetti della BreBemi e dell’alta velocità. Il secondo, invece,  riguarda i meccanismi attraverso cui questo modello di governance  “opaca” si configura, ovvero che tipo di gestione della cosa pubblica (e  soprattutto del denaro pubblico) esso esprime. Chi sono gli attori economici coinvolti nella realizzazione di TAV e  BreBeMi? Quali forze politiche sostengono le due opere? A chi conviene  la loro realizzazione? Fornire una risposta a queste domande significa  fare un’operazione di trasparenza, ovvero di democrazia. Ecco  l’obiettivo dell’inchiesta. La tratta ad alta velocità tra Treviglio e  Brescia è collocata sull’asse tra Lisbona e Kiev, lo stesso che dovrebbe  attraversare la Val di Susa. Le comunità della valle parlano oggi al  paese di una volontà insopprimibile di auto-determinazione; questa  inchiesta cammina lungo lo stesso percorso. E’ un invito a farsi carico  del proprio territorio e, in se, un atto costituente. Ne va del futuro  di tutti e tutte. read more

COSI’ E’ MORTO EL HADJI SENZA ALCUN AIUTO! GUARDA IL VIDEO INTEGRALE. SABATO 12 CORTEO A BRESCIA.

fonte “radio onda d’urto”

Radio onda d’urto, CTV, l’Associazione Diritti per tutti, il sito senegalese di informazione xelmi.org hanno deciso, con il consenso dei familiari, di pubblicare integralmente il video contenente le immagini dell’agonia e degli ultimi minuti di vita di Saidou Gadiaga, detto El Hadji.

Questa scelta, consapevoli della drammaticità e della sofferenza che questa visione provoca, è stata fatta auspicando che, come accaduto nei casi di Federico Aldrovrandi e Stefano Cucchi, questo doloroso passaggio possa contribuire a ricostruire la verità sulla morte del nostro fratello senegalese e ad ottenere giustizia. read more

Sacconi invita i terroristi a salvare il governo

da Domani.it

Che la minestra Sacconi non fosse una cima, lo si sapeva già. Ex socialista (si capisce ex post che socialista fosse!), poi forzista servo, quindi schiavo a pieno regime, per distogliere l’attenzione dal suo operato di minestra fallita e senza sale, ha messo le mani avanti e ha invitato qualche residuale terrorista a venire in soccorso del governo. Così, se qualcuno lo prende in parola, lui potrà dire: avete visto, io l’avevo detto. Io sono un profeta. Invece di criticare il governo che uccideva l’Italia bisognava prevenire il terrore. Poveretto! Mi dicono che si sia convertito e che dialoghi con qualche cardinale all’uopo; ma se invece di convertirsi si ritirasse a vita privata a coltivare cavoli, non invidierei né i cavoli, né la povera moglie, se ne ha una. Con uno così, non può che essere aspirante al suicidio. La signora deve stare attenta perché con un terrorista per casa non si sa mai. Sacconi, come qualsiasi ignorante in fatto di economia, quando parla pontifica e vuole dare l’impressione di avere studiato a Oxford. Noi però sappiamo che ha fatto l’asilo con Craxi e poi dalle elementari fino diploma di saccente ha frequentato la rinomata scuola privata di Arcore. Rien ne va plus! read more

[BSA NAZIONALE] la Liguria ha bisogno di noi; le Bsa mobilitate per l’emergenza alluvione

Memori delle passate esperienze a fianco dei terremotati abruzzesi nel 2009 e degli alluvionati del Veneto nel 2010, le Brigate di soliderietà attiva decidono di intervenire in soccorso della popolazione ligure colpita dalla grave calamità naturale di questi giorni. Occorrono volontari disposti a restare qualche giorno per aiutare, divisi magari in più turni. In attesa di maggiori e più dettagliate informazioni su come raggiungere i paesi isolati e su come intervenire, chiediamo a chiunque abbia la voglia e la possibilità di aiutarci di dare la propria disponibilità. read more

Brunetta: “Basta col certificato antimafia”

da Blitzquotidiano.it

ROMA, 26 SET – Renato Brunetta dice basta al certificato antimafia per le imprese. Il ministro per la Semplificazione normativa ha infatti detto che in Italia la burocrazia va snellita.

”Una delle vitamine per la crescita e’ la semplificazione. Perche’ famiglie e imprese devono fornire certificati alla pubblica amministrazione che li ha gia’ in casa? Basta certificato antimafia. Basta pacchi di certificati per partecipare ai concorsi. Ci sono tante riforme che non costano niente ma che producono crescita”. read more