Oggi è il giorno della vittoria per molte delle persone che hanno combattuto per far togliere i simboli leghisti dalla scuola di Adro. Oggi, 9 febbraio 2011, cinque mesi dopo l’inaugurazione del nuovo polo scolastico intitolato al teorico razzista “gianfranco miglio” i soli non ci sono più. La sentenza del tribunale del lavoro di due mesi fa(la trovate qui) è definitiva, il ricorso del sindaco Lancini è stato rigettato e la rimozione dei simboli rimasti (anche quelli nascosti dietro un adesivo) sembra essere in corso.
Una vittoria? Sicuramente oggi la scuola pubblica di Adro ritorna ad essere la scuola di tutti, un bene comune da difendere, da mettere a disposizione, da rispettare. Tutte cose che l’attuale amministrazione non ha fatto e, crediamo, continuerà a non fare. Non ha rispettato i bambini, i genitori e gli insegnanti che, per 5 mesi, hanno dovuto vivere in un ambiente evidentemente utilizzato per fare becera propaganda politica. Non ha rispettato l’istituzione scolastica pubblica, un istituto peraltro già maltrattato all’inverosimile dalle amministrazioni verdinere di regione e provincia nonchè dal Ministro bresciano Gelmini. Non ha condiviso un progetto tanto importante come la costruzione di un polo scolastico (con annesso debito milionario e cessione dei 4 vecchi istituti presenti in paese e nelle frazioni) con la cittadinanza, imponendo tutto dall’alto, senza indire ne consultazioni ne assemblee. Per tutti questi motivi crediamo che ad Adro la questione non si chiuderà.
Siamo in presenza di un’amministrazione che utilizza il mandato elettorale come una delega in bianco. Siamo di fronte a un sindaco tanto falso quanto disonesto e ipocrita. Ad un comune economicamente sul lastrico che deve ipotecare col cemento grosse fette del suo bel territorio per sopravvivere. Ad un’ideologia rozza, scaltra e malata che non si fa sfuggire occasione per infarcire di provvedimenti discriminatori e razzisti anche la più banale delibera consigliare.
Dall’altra parte del tavolo c’è un paese arricciato su se stesso. Un paese che difende il suo sindaco come per istintiva autodifesa. Un paese incapace di organizzare opposizione politica e sociale e che sacrifica i singoli oppositori in disfide prepolitiche e personali. Un paese altezzoso che non s’accorge di essere governato con metodi simili a quelli utilizzati dalla camorra.
A proposito di camorra… ma il mega progetto da 80 milioni di euro in zona autostrada?
Per questo vi assicuriamo che continueremo a interessarci di Adro, anche ora che i soli razzisti son tramontati.
Ascoltiamo il commento audio con Battista, genitore e membro del comitato per la liberazione della scuola