In un paese dove ormai sono i banchieri a governare e la legge è quella del denaro si stanno perdendo perdendo completamente valori di uguaglianza e libertà che duramente sono stati conquistati. In questo scenario malato sguazzano sempre più indisturbati partiti e associazioni xenofobe e nazionaliste, sostenute da un governo che si è più volte contraddistinto per sentimenti razzisti e discriminatori. Finalmente però il conto può essere presentato… Italia condannata per i respingimenti verso la Libia! Giudicata responsabile moralmente per le condizioni disumane alle quali i profughi rimandati in Libia andavano incontro: la maggior parte di essi è stata reclusa per molti mesi nei centri di detenzione libici ove ha subito violenze e abusi di ogni genere.
C’è ancora chi si oppone allo stato di repressione in cui viviamo e di questo ne è espressione ciò che è riscito a creare il movimento No Tav in Val di Susa.
Centomila persone sabato in quella Valle, che ricordiamo, è anche la nostra, hanno dimostrato che siamo uniti per solidarizzare con gli arrestati e ribadire ulteriormente che il movimento non si arresta! Tuttavia a fine giornata carabinieri e polizia aspettavano i manifestanti alla stazione di Torino, in un vero e proprio agguato con cariche a freddo. Tutto architettato da giorni, qualunque pretesto sarebbe calzato per colpire i compagni al rientro dalla manifestazione.
E purtroppo quello era solo un assaggio…Stamattina alle ore 9, le ruspe hanno anticipato i tempi previsti per gli espropri e cominciato a falciare alberi e terreno. Alcuni compagni per opporsi alla strage predetta si sono arrampicati su un traliccio e Luca, rincorso da un poliziotto ha tentato di salire oltre quando colpito da una scarica elettrica, è caduto a terra da oltre 10 metri di altezza. Per nulla puntuali i soccorsi, è stato trasferito all’ospedale di Torino dove è stato operato. Sembra fuori pericolo ma la prognosi è riservata.
La seconda vittima della Talpa Tav,(ricordiamo una morte bianca nel cantiere) oltre ai compagni arrestati perchè appartenenti al movimento che dice no alla Tav.
Vogliono il morto per incriminare oltremodo il movimento ma si sbagliano.
Non hanno capito con chi hanno a che fare. Questa volta nessuno può tacere. Non verranno consegnate silenziosamente le terre valsusine.
I compagni in trasferta aderiscono alla lotta contro la Tav e sono disposti a continuare a sostenere gli autoctoni nella loro resistenza.
Luca, uno di noi!
con tutti gli arrestati solidarietà,
fuori i compagni dalle galere,
dentro i padroni, burocrati e polizia.
I delinquenti sono loro e questa volta la pagheranno davvero cara!
Sempre nel capitolo repressione dobbiamo segnalare i primi pesanti verdetti per la manifestazione del 15 ottobre a Roma…quattro e cinque anni di reclusione per due dei giovani con l’accusa di resistenza aggravata.
E a Ghedi, l’ennesimo episodio con protagonisti i fascisti che, esposto il loro banchetto, e supportati dai carabinieri e dal sindaco, hanno aggredito un contestatore di Rifondazione.
Ora più che mai vogliamo gridare che la repressione non fermerà le nostre lotte… lotte per un futuro contro chi cerca di rubarcelo!
In questo clima “teso” cerchiamo di creare appuntamenti da condividere presso il c.s.28 maggio:
venerdì 2 marzo:
Fenoglio – un uomo schivo e appartato, un romanziere istintivo e modernissimo, il coraggio e l’amore di uomini che scoprono se stessi col sottofondo della guerra di Liberazione e dei nuovi miti della civiltà di massa a cura di Martin Eden Experience dalle ore 21:30 con la partecipazione e presentazione di Alan Poloni
sabato 3 marzo: Serata Reggae
domenica 4 marzo: Aperitivo con spettacolo teatrale al femminile.
NERVO IN DO MINORE di e con Tatiana Freire Larotonda; esecuzione al pianoforte Irene Aliverti.
Una nubile abbandonata si interroga sui ruoli delle donne nei nostri giorni. Un po’ melodrammatico, a volte comico passando per momenti lirici, lo spettacolo invita ad entrare nell’universo femminile di questo personaggio metaforico della nubile, che porta in sè desideri, sogni e promesse di futuro.
Nervo in Do minore è trasformare dal patologico al mitologico, senza grandi complicazioni psicodrammatiche. È ridere del ridicolo nel soffrire d’amore. È riflettere su un mondo ancora maschile. È spaventarsi davanti alla violenza istituzionalizzata e ufficializzata. È, perfino, volere cambiare il mondo in un luogo più fresco e più femminile – perchè no?
Ore 20,00 inizio spettacolo teatrale.
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Vi invitiamo a tenervi aggiornati su quanto sta accadendo in Val di Susa anche ascoltando Radio Onda d’Urto che è quotidianamente in contatto con i compagni impegnati nella lotta contro le ruspe e l’allargamento dei cantieri.
Stasera i presidi in tutta Italia hanno ribadito da che parte sta la gente.
NESSUNO VUOLE LA TAV!
c.s. 28 maggio