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Il 25 febbraio tutt* in Val di Susa alla manifestazione convocata dal movimento No Tav a Bussoleno.
Ci saremo per forza, perchè condividiamo lo spirito che anima la resistenza ad un opera che non solo è dannosa e devastante ma che racchiude in sé le logiche perverse che accompagnano anche nei nostri territori molti progetti cui tentiamo di opporci.
Ci saremo per denunciare la repressione portata avanti dalla Procura di Torino, logiche criminalizzanti volte a far chiudere gli spazi di democrazia e dissenso popolare perchè consci della loro forza.
Ci saremo per dire che non accettiamo nella maniera più assoluta alla militarizzazione dei territori e la trasformazione dei conflitti sociali in problema di ordine pubblico.
Ci saremo per dire che uscire dalla crisi significa ripensare un modello sociale, produttivo e di relazione con l’ambiente fuori ed opposto al saccheggio dei padroni e colletti bianchi.
Ci saremo per resistere ed insieme costruire un’alternativa a partire dalla difesa dei beni comuni e dalla possibilità di scegliere il nostro presente per un altro futuro.
Ci saremo, insieme, per sostenere i compagni in carcere per la lotta della Val di Susa e per quelli che non mollano anche se spesso è difficile opporsi a freddo, ruspe e giganti.
Ci saremo perchè la Val di Susa insegna che un altro modo di riprendersi la strada c’è e che la gente non vede l’ora di riorganizzarsi e conoscersi di nuovo.
Li obbligheremo a leccare le ferite già inferte alla Montagna, inginocchiati innanzi alla Sua Forza che è quella del popolo Valsusino, che è anche la nostra speranza.
Prima di passare agli appuntamenti del centro,ricordiamo le iniziative svolte in varie città in occasione della VI settimana internazionale di solidarietà col popolo basco. Scegliete quella che più vi piace! noi ve ne suggeriamo una che si terrà presso il circolo Maite di Bergamo domenica 26 ore 18: “Lega Nord e Paese Basco, un amore impossibile
Lega Nord e Paese Basco, un amore non corrisposto”
con:
Adriano Cirulli (studioso di movimenti e conflitti etno-territoriali, Direttore del Dipartimento di Lingua e Cultura Basca, Upter Roma) e un rappresentante del Comitato per la solidarietà contro le discriminazioni di Varese
presentazione del dossier: “Lega: se la conosci la eviti…” a cura del comitato della Festa Antileghista di Varese
a seguire: Presentazione dei movimenti indipendentisti europei, confronto tra leghismo e indipendentismo basco. I motivi per cui la lega tenta di impossessarsi di questa “bandiera”e come reagiscono i baschi. La situazione attuale in EH, da Zutik Euskal Herria a oggi.
LIBERTA’ E AUTODETERMINAZIONE PER EUSKAL HERRIA !
*Mercoledì 22 sempre palestra resistente
*Giovedì 23: ore 21 iniziativa sui licenziamenti politici. Di fronte ai tagli dei diritti, al ridimensionamento dei salari, ai licenziamenti,alla precarietà, segmenti di lavoratori si organizzano e resistono: Fiat, ferrovie, cooperative, scuola ecc…Ma chi si oppone a queste politiche, sopratutto i lavoratori che sono punto di riferimento tra/dei lavoratori, è fatto oggetto della repressione: denigrazione, isolamento, licenziamenti.
Questi lavoratori non devono essere lasciati soli! nei loro confronti deve essere organizzata la più ampia solidarietà politica e materiale.
Interverranno:
Riccardo Antonini: compagno, ferroviere licenziato dalle ferrovie di Moretti per il suo lavoro contro i licenziamenti politici in ferrovia per essersi messo a disposizione e nominato consulente da parte dei familiari delle vittime, nell’incidente probatorio della strage di Viareggio,organizzatore insieme a cittadini,ferrovieri, lavoratori di Viareggio, del Assemblea 29 Giugno
Lavoratori della Cooperativa Safra: impegnati da mesi nei magazzini della logistica Esselunga di Pioltello in una lunga e difficile lotta contro i licenziamenti, per i diritti, il salario e l’agibilità sindacale.
Giulio Palermo: compagno, ricercatore universitario a Brescia, su cui pende la richiesta di sospensione dal servizio e dallo stipendio per un anno, per la sua battaglia contro lo strapotere dei baroni universitari e per aver sostenuto la lotta dei migranti sulla gru.

*Venerdì 24:
Anche per quest’anno il corso di danze folk è arrivato al termine ma possiamo dire, con un certo orgoglio, che abbiamo permesso ad un buon numero di persone di avvicinarsi a questa realtà, piuttosto ignorata nella nostra zona…
Nei prossimi mesi ci saranno altre occasioni di stare insieme ballando, perché abbiamo intenzione di proporre stages, serate danzanti, giornate “a tema” e così via…
Intanto, per chiudere questo ciclo, abbiamo deciso di fare le cose in grande e dunque, invece della classica “festina di fine corso” tra di noi, abbiamo coinvolto altre persone: i Damatrà al gran completo verranno a suonare dal vivo nella prima parte della serata che poi, a seguire, sarà animata dalla prima MAZURKA (quasi) KLANDESTINA in terra bresciana.
La caratteristica principale delle Mazurke Klandestine è il fatto che si svolgono normalmente all’aperto, ed è per questo motivo che noi l’abbiamo rinominata MAZURKA SENZA KAPPOTTO. La tradizione vuole che a questi eventi (sempre gratuiti) i partecipanti portino qualcosina da mangiare: niente di impegnativo, ma se qualcuno avesse voglia di portare dolcetti o cose simili, farebbe sicuramente cosa gradita.
Nelle grandi città come Milano, Roma, Napoli, Genova, le Mazurke Klandestine richiamano sempre centinaia, a volte migliaia di persone, ma visto che noi viviamo in una realtà molto provinciale, è importante la partecipazione di tutti noi, ed è altrettanto importante che ognuno di noi si dia da fare per promuovere questa iniziativa…
Quindi, tutti presenti dalle 21,30 i Damatrà in concerto per la prima Mazurka Senza Kappotto in territorio bresciano.
*Sabato 25: l’appuntamento è alle ore 9,30 al casello di Rovato per prendere posto sul pullman proveniente da Brescia diretto in Val di Susa.
E di ritorno dalla sfacchinata militante…

Sono passati dieci anni “..dall’ultima canzone”.
Da quando Stampers e Bankali erano tra le locali voci rabbiose che si levavano sul territorio a denunciare la tristezza sociale e politica del nostro povero Paese.
In questi anni di separazione la rabbia non è mai rimastainespressa: si è incanalata verso altre forme di lotta, private o pubbliche. Perché il tempo passa ma non passano le lordure della società.
Guerre imperialiste…precariato…xenofobia…i furbetti della casta privi di dignità…Dieci anni fa suonavamo, uniti ed inkazzati, per l’assassinio di Carlo Giuliani e i compagni incarcerati.
Cosa è cambiato?
Nella sera di sabato gli Stampers e i Bankali, accompagnati dai Bottom Face, si ritrovano con gli strumenti in mano.
La Grumello Odia crew estende l’invito a chiunque voglia esserci.
Uniti e inkazzati come sempre.

*Domenica 26: torna l’ape vegan gestito dai Pollicioni Verdi dalle 19.00.
Vi ricordiamo che sta per cominciare il corso sulle erbe spontanee tenuto dal nostro Livio..giovedì 15 per altri due giovedi’ ma informatevi al bancone….Iscrivetevi.
“Le battaglie che si perdono sono quelle che non si fanno” diceva il Che
c.s. 28maggio