Un istituto privato di prestito al potere sull’Euro-zona.
Un modello governativo da Anciènt Régime.
VALUTAZIONE SINTETICA DEL TRATTATO MES
Il 2 febbraio è stato firmato in Consiglio Europeo, dai Capi di governo, il MES, Trattato che
istituisce un organismo di Euro-zona, per la gestione dei fondi comuni. Presto il nostro Parlamento
sarà chiamato ad “acconsentire”.
Il nostro giudizio sul MES è il seguente: esso mette a capo della zona Euro un istituto finanziario privato, è anticostituzionale, con funzione di usura e si pone al disopra della legge.
E’ il trattato che sottomette le istituzioni di Euro-zona al potere privato di pochi.
Va letto insieme al suo gemello Fiscal Compact che stabilisce le istituzioni attraverso cui
materialmente sottrarre le risorse economiche ai cittadini. La validità decorre dal 2013.
Organi pubblici privatizzati. Un istituto di usura a capo dell’Euro-zona
Con il Trattato MES, abbiamo il massimo esempio di privatizzazione delle istituzioni: un organo
pubblico quale era il cosidetto “fondo-salva-stati” (Efsm), viene trasformato dai Capi di Governo e
dalla Commissione Europea, nel MES, un istituto finanziario, privato, con natura giuridica privata e
a scopo di lucro, con spartizione dei dividendi e con tanto di consiglio di amministrazione.
L’obiettivo del MES è dichiaratamente quello di favorire i mercati e in particolare i vertici del
sistema finanziario. Pur avendo funzione pubblica, il MES ha la funzione di prelevare forzatamente
dagli stati di Euro-zona cifre colossali dai cittadini, in anticipo rispetto all’uso, vincolarli in fondi di
investimento, da dove potrà investirli privatamente in operazioni di finanzia o in acquisto di
qualsiasi bene materiale, anche beni pubblici, se posti sul mercato.
Avrà il potere assoluto di ritirare dagli stati periodicamente e senza limiti altro denaro, per rimpolpare il fondo, a sua discrezione.Gli stati inadempienti vedranno i governatori esclusi dal voto e i paesi subiranno le richieste di sanzioni. Gli stati e i loro parlamenti non hanno voce in capitolo. Tutto ciò è scritto nero su bianco
nel testo originale del Trattato MES.
Gli amministratori del MES sono i Ministri dell’Economia degli stati di Euro-zona firmatari. Prenderanno il titolo di governatori. Costoro, pur essendo nell’esercizio di una funzione pubblica, spostano quella funzione al servizio di un istituto privato,finanziario, il MES, appunto e acquisiscono un potere superiore a qualsiasi altro in Europa. Il MES è l’usuraio privato degli stati di Euro-zona
Titoli di stato a vantaggio del FMI
Il MES è anche la porta di ingresso in Euro-zona per il super-usuraio, il Fondo Monetario
Internazionale (FMI). Da gennaio 2013, l’istituto MES, avrà anche la funzione di acquistare i titoli
di stato degli stati di Eurozona. Potrebbe sembrare un vantaggio per gli stati, ma non lo è.
Se il problema della vendita dei titoli di stato fosse sfociata nella decisione da parte della Banca Centrale
Europea di emettere denaro e darlo direttamente agli stati per coprire il fabbisogno di copertura dei
titoli di stato, allora avremmo potuto averne sollievo. Ma qui l’azione è diametralmente opposta.
Per l’acquisto di titoli di stato, il MES avrà bisogno di molto denaro e questo non verrà erogato
dalla BCE, ma chiesti in prestito ad altri istituti finanziari.
Il MES ha in statuto di potere indebitarsi con il Fondo Monetario Internazionale che diventerà per legge il creditore privilegiato dello stesso MES e secondariamente anche con altre società finanziarie. Il debito contratto ricadrà due volte sulle spalle dei cittadini.
Usura su usura
Il rapporto di usura disegnato dal MES si inscrive in una situazione già compromessa dal funzionamento dell’Euro. Infatti gli stati di Euro-zona non creano il denaro per primi, ma lo possono solo usare, dopo averlo preso a prestito dalle banche private commerciali o da privati investitori.
L’Euro, emesso dalla Banca Centrale Europea, passa direttamente nelle mani delle banche private che poi li prestano agli stati ad alti tassi di interesse. Quindi gli stati di Euro-zona sono già oggi sottoposti a usura da parte del mercato monetario e hanno già gravi difficoltà a reperire denaro. Con il MES si aggiunge consapevolmente usura a usura. Gli stati di Euro-zona,non avendo moneta sovrana e in assenza di liquidità, dovranno sottostare a quelle condizioni e in più rispondere dei debiti contratti dal MES stesso con il FMI.
Il MES nelle sue richieste dovrà prendere a modello i criteri e le prassi del FMI. Il MES, nell’acquisto dei titoli di stato, detterà tutte le condizioni, compresi i tassi di interesse e le modalità di pagamento.
FMI primo usuraio d’Euro-zona
Ma chi è il FMI? Esso è l’istituto di prestito internazionale, non europeo, non elettivo,non democratico, che ha gettato sul lastrico i Paesi del “Terzo Mondo”, tanto da provocare il rifiuto di quei paesi a pagare il debito. Contro il FMI sono nati i comitati mondiali per l’annullamento dei debiti odiosi, contratti con sistemi fraudolenti e lesivi dei diritti umani.
Il FMI non regala, ma presta e in cambio chiede interessi a prezzi usurai o beni pubblici, di tutti noi in una spirale senza fine.
I problemi di una moneta non sovrana
Già ora gli stati di Euro-zona hanno un debito che è un problema e ciò solo perchè non sono liberi di stampare la propria moneta nelle quantità a loro necessarie. Già ora gli stati di Euro-zona cercano di tagliare le spese. Già ora lo stato ha ridotto i servizi all’osso.
Il Trattato MES peggiora il meccanismo e impedisce agli stati di Euro-zona di scegliere di spendere per i propri cittadini., come fanno tutti i paesi che hanno una loro moneta e una loro indipendenza. I Trattati Europei degli ultimi anni impediscono agli stati, in altre parole, di aiutare i bilanci di famiglie e aziende.
Il Trattato MES va letto insieme al Trattato Fiscal Compact. Ne è il gemello.
Mentre il MES modifica le istituzioni europee per mettere un istituto finanziario privato a capo della zona Euro, il trattato Fiscal Compact sposta le competenze di ritirare il denaro dei cittadini (per coprire i debiti) alla Commissione Europea e stabilisce che gli stati debbano ritirare più tasse di quanto denaro sia messo
in circolo, esattamente il contrario di ciò che serve.
Privilegi e Immunità del MES
Nel Trattato MES c’è un intero capitolo titolato esattamente e sfrontatamente “Status giuridico,privilegi e immunità”. Nell’esercizio delle loro funzioni, l’istituto del MES e i suoi amministratori,governatori,impiegati, godono di totale immunità giuridica da qualsiasi organo giudiziario. Idocumenti, i beni, le proprietà immobili, gli uffici sono inviolabili e inaccessibili a perquisizioni o indagini. Le operazioni che portano dividendi e lucronon sono tassabili in alcun modo. L’immunità non può essere soppressa se non dal Presidente del MES stesso.
Complicità
Il testo di questo Trattato ha la sua paternità in un documento di un anno fa, la Decisione del
Consiglio Europeo del 25 marzo 2011, un documento pubblico facilmente reperibile da chiunque
segua i lavori dell’Unione Europea. Gli attivisti italiani ne danno avviso da un anno. Questo
chiarisce le responsabilità dei partiti tutti, dei sindacati e dei giornali. Siamo dunque soli.
Ma siamo tanti.Noi siamo il 99,9%, loro lo 0,1%.
Campagna “Lettera No al Patto dell’Euro, per un’Europa dei Beni Comuni”
https://sites.google.com/site/europaperibenicomuni/home
Info e attivismo: nounioneuropeadellebanche@gmail.com