Magazzino 47, blitz in Giunta di quartiere

da quibrescia.it

Giunta di quartiere movimentata quella di questa mattina a Brescia Antica.
A pochi minuti dall’inizio, mentre era ancora in corso il discorso di apertura del sindaco Paroli, una ventina di ragazzi del Centro Sociale Magazzino 47 hanno fatto irruzione nella sala Luzzago di Santa Maria in Calchera. Armati di striscione e megafono, hanno esposto le loro ragioni. “Questa giunta si preoccupa delle luci di Natale”, hanno esordito, “e non pensa ai problemi seri della città. La sacralità dello shopping e il decoro urbano vengono prima del diritto ad opporsi alla crisi. Per chi non arriva alla fine del mese, ha perso il posto di lavoro, vive nella precarietà, non ha il permesso di soggiorno, le necessità sono ben altre rispetto alle esigenze del commercio cittadino”.
Sotto accusa le ordinanze di Rolfi. “L’imperativo è vietare: dal coprifuoco per i locali al divieto di bere e mangiare per le strade. La polizia locale è ormai il braccio armato del vicesceriffo Rolfi”. Non sono mancate parole dure anche sul Pgt. “Ci sono migliaia di case sfitte. Perché volete cementificare ancora? Il Pgt serve solo a qualcuno che deve investire soldi sporchi”.
I cittadini arrancano tra crisi e tasse, tra cui l’addizionale Irpef imposta dalla Loggia, ma, secondo i ragazzi, l’amministrazione spende soldi, tempo ed energie a minacciare il diritto di esistenza del Magazzino 47.
“Dal 1993, il Magazzino riqualifica una parte della città che altrimenti sarebbe abbandonata a se stessa e restituisce alla cittadinanza uno spazio altrimenti inutilizzato, creando una socialità non allineata alle logiche del mercato e del profitto”. Con la promessa di continuare a lottare per tenere aperto il Magazzino, i ragazzi hanno lasciato la sala, accompagnati da due uomini della Polizia Locale, mentre la Digos, arrivata sul posto a protesta ormai conclusa, si sta occupando di identificare i ragazzi intervenuti.
Una protesta che la giunta ha ascoltato quasi senza intervenire; qualche scambio di battute c’è stato solo tra i manifestanti e gli assessori Labolani e Margaroli.
“Con il commercio”, ha risposto Margaroli, “ mangiano 12mila famiglie. Questa gente ha un’idea completamente sbagliata di come si amministra la città”. Misurata la reazione del sindaco Paroli. “E’ la democrazia, è giusto che ognuno esprima le proprie opinioni”.