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Libia: raid aerei sui manifestanti!
da Infoaut
Ore 21:45 Non si ferma la spietata macchina repressiva del Colonnello, anche se il regime sembra in seria difficoltà. Le testimonianze via web parlano di un vero e proprio massacro a Tripoli, dove i morti non si contano più. Pare che all’aviazione sia stato già ordinato di bombardare anche Bengasi.Già bombardate Zawia e Misrata. Alcuni piloti si sono rifiutati e hanno chiesto asilo politico a Malta. Molti diplomatici in giro per il mondo stanno rassegnando le dimissioni dichiarandosi dalla aprte dei manifestanti.
Secondo Al jazeera alcuni vertici militari starebbero preparando un colpo di stato mentre Al-Arabya riferisce che le milizie di una tribù Tuareg libica hanno occupato oggi la sede di una compagnia petrolifera presente nel sud del paese arabo.
Lo scossone libico
Da Infoaut
E’ in corso una scossa forte, violenta come non mai da quando il Colonnello Gheddafi ha conquistato il potere in Libia. L’immagine di un gruppo di giovani che butta giù il monumento del Libro Verde facendolo cadere in frantumi ha fatto il giro del mondo, ma non tutti potevano immaginarsi che dalla metafora si potesse passare ai fatti. Oggi infatti cadono i primi importanti pezzi del regime: due rappresentanti dei comitati rivoluzionari (istituti delle millantata “democrazia diretta” del regime libico) si sono dimessi in segno di sdegno per la gestione repressiva delle manifestazioni di protesta.
PUNTATA SUL CARCERE DI PRESA DIRETTA
PUNTATA SUL CARCERE DI PRESA DIRETTA
Perché le carceri italiane sono così sovraffollate? Come mai il problema non è mai stato risolto? Cosa si potrebbe fare per evitare i troppi suicidi tra i carcerati? E’ veramente necessario costruire decine di nuove carceri?
L’inchiesta di “Presadiretta” entra nel cuore e nel nodo dei problemi del nostro sistema penitenziario.
Riccardo Iacona è andato a Poggioreale, il carcere di Napoli, che è simbolo dei molti mali che affliggono gli istituti penitenziari e dà la misura di quanto grave sia la situazione. I detenuti sono ammassati in celle anguste, condannati all’inattività per la totale mancanza di progetti di riabilitazione e rieducazione e sono condannati a guardare il soffitto gran parte della giornata. Tra gli altri ha incontrato Gaetano Di Vaio, un ex detenuto che ha realizzato un documentario che dimostra l’inferno dietro le sbarre.
per tutti i compagni…l’etimologia di COMPAGNO…
Qui le foto della manifestazione in difesa della dignità delle donne di Milano
Alfa Acciai, tir con scorie radioattive
![]() L’allarme dell’azienda,scattato al passaggio del primo camion, ha fatto arrivare sul posto i tecnici dell’Arpas che hanno confermato la presenza di radioattività. I livelli, definiti “bassi”, non sono però stati resi noti. Il carico era passato indenne sia a Genova che all’arrivo nel Porto canale di Cagliari. Il carico è stato bloccato, come da prassi, all’ingresso della fabbrica per gli accertamenti. Nonostante le bolle di accompagnamento attestassero valori nulli di radioattività, i dispositivi radiometrici della Portovemse srl hanno rilevato livelli superiori alla norma. In particolare, è stata riscontrata una contaminazione da Cesio 137. Sul posto sono giunti i carabinieri del Noe e i tecnici dell’Arpas, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, che hanno inviato un rapporto informativo alla procura della Repubblica di Cagliari. Tutta la zona circostante l’area di parcheggio dei tre automezzi è stata interdetta e i tre camion provenienti da Brescia trasferiti immediatamente nell’area riservata. Ora sul caso è stato aperto un fascicolo per traffico di rifiuti pericolosi, mentre si attende l’arrivo in Sardegna dei tecnici dell’Alfa Acciai, azienda già nel ’97 coinvolta in un caso di inquinamento radioattivo. Stavolta è da capire come mai le scorie non siano state rilevate prima dell’arrivo nell’iglesiente. L’azienda di San Polo, infatti, è dotata per legge della tecnologia necessaria e controlli vengono effettuati anche nei porti. Lunedì mattina verranno eseguiti ulteriori accertamenti con i tecnici di Alfa Acciai. |
con Gian Maria Volontè, 1970
SIMBOLI RIMOSSI… QUESTIONE CHIUSA?
Oggi è il giorno della vittoria per molte delle persone che hanno combattuto per far togliere i simboli leghisti dalla scuola di Adro. Oggi, 9 febbraio 2011, cinque mesi dopo l’inaugurazione del nuovo polo scolastico intitolato al teorico razzista “gianfranco miglio” i soli non ci sono più. La sentenza del tribunale del lavoro di due mesi fa(la trovate qui) è definitiva, il ricorso del sindaco Lancini è stato rigettato e la rimozione dei simboli rimasti (anche quelli nascosti dietro un adesivo) sembra essere in corso.
BRESCIA: AGGRESSIONE FASCISTA AI DANNI DI TRE ANTIFASCISTI
Vile aggressione squadrista ai danni di tre antifascisti avvenuta la sera di giovedì 10 febbraio
Il gruppuscolo fascista Forza Nuova, espressione di sentimenti “quali la xenofobia, il razzismo, la violenza e l’antisemitismo” (pronunciamento della Corte di Cassazione del 10 febbraio 2011) e le formazioni quali Fiamma Tricolore e Casa Pound, dietro il paravento di ‘Brescia identitaria’, giovedì sera, hanno perpetrato una vile aggressione contro tre militanti ANTIfascisti.
Era in corso una loro parata di commemorazione, in città, in occasione dell’anniversario che ricorda i martiri delle foibe: forti di alcune decine, gli squadristi, provenienti anche da città e province limitrofe – affiancati dalle forze dell’ordine – armati di manganelli (di vari tipi e fogge) e tirapugni, con lo “stile” ed il “coraggio” che li contraddistingue, hanno aggredito una ragazza, colpendola sulla testa ed il viso con armi improprie e, dopo averla scaraventata a terra, con calci in tutte le parti del corpo.
A questo punto tre cittadine e due cittadini antifascisti hanno visto la scena e hanno cercato di intervenire in difesa della persona che stava subendo l’ignobile pestaggio.
Una di questi si è rivolta verbalmente ai fascisti, facendo notare l’assurdità di un pestaggio di venti uomini contro una donna. Uno degli aggressori, dopo averle gridato: “Troia, tu dovevi startene a casa”, le sferrava un potentissimo pugno, tant’è che è stata trasferita all’Ospedale Civile con urgenza. Assisteva a tutta questa espressione di “fascistissimo coraggio”, un’altro antifascista che interveniva nella situazione ma, colpito con calci e pugni finiva ripetutamente a terra. Gli agenti in borghese hanno assistito senza intervenire, e fintamente terrorizzati dai loro ‘alleati’, permettevano ai picchiatori di andarsene tranquillamente. Nessun fascista è stato individuato, fermato o denunciato. Hanno lasciato la piazza indisturbati tronfi della violenza scatenata contro due donne.
Il risultato di questo raid squadristico è di due antifasciste ricoverate al pronto soccorso con esiti di gravi percosse e una frattura al setto nasale. Due gli antifascisti denunciati, rispettivamente, per tentato furto (la presunta asportazione della corona d’alloro deposta dai fascisti lungo il percorso a ricordo dei cosiddetti martiri delle foibe) e ‘rissa’.
Nessun aggressore è stato individuato, fermato o denunciato.
L’odio verso i fascisti, di ieri e di oggi, sono a testimoniarlo gli otto Compagni assassinati in Piazza della Loggia.
Veri e reali, non presunti come i cosiddetti martiri delle foibe.
A questo proposito, ma proprio per ultimo, ricordiamo al presidente dell’ Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che non è con la menzogne e con le falsificazioni storiche che riuscirà a far prevalere i propri interessi
Continueremo a denunciare la pericolosità di queste formazioni, la loro impossibilità ad esistere in una democrazia, ad esigere che non abbiano spazio pubblico, a fronte delle aggressioni, provocazioni, manifestazioni pubbliche, sempre autorizzate dalle istituzioni.
Continueremo a arginare i tentativi di riscrivere la storia e ricorderemo sempre il sacrificio dei partigiani italiani e di tutto il mondo, a difesa della libertà contro il nazifascismo.
La verità è sempre rivoluzionaria.
FOIBE = FASCISMO = FALSITA’
Rete Antifascista Provinciale
reteantifascista.bs@gmail.com
Brescia, 11 febbraio 2011
http://fuochidiresistenza.noblogs.org/