Roma – Penso di si, di Julian un ricordo lo dovreste avere. Non parlo del clamore suscitato dal sito Wikileaks nell’ultimo anno. il sito c’era anche prima, ma le azioni di pubblicazione che aveva effettuato non avevano raggiunto quella massa critica che le rende notizie di cronaca e che automaticamente ne moltiplica la risonanza ed i (positivi) effetti.
Non parlo neppure delle sue peripezie in giro per il mondo per essere un bersaglio meno facile, culminate nella sua vicenda giudiziaria anglo-svedese che lo vede oggi bersaglio di una ormai concessa estradizione dal Regno Unito alla Svezia.read more
«Le parole di Bossi sono inutili, nessuno può fermare i fenomeni migratori, sono come un fenomeno sismico». Don Andrea Gallo, fondatore e anima della comunità di San Benedetto al Porto di Genova, commenta così l’invito del leader della Lega Nord a mandare «in Francia e in Germania» gli immigrati in fuga dal Nord Africa.
«Per la probabile emergenza migratoria dal Maghreb serve l’impegno di tutta l’Europa, – aggiunge il sacerdote genovese a margine dell’inaugurazione di una nuova struttura d’accoglienza – e l’Italia deve cominciare per prima ad accogliere i profughi».read more
L’Italia non solo è uno dei principali partner commerciali della Libia, ma è il maggiore esportatore europeo di armamenti al regime di Gheddafi. I Rapporti dell’Unione europea sulle esportazioni di materiali e sistemi militari (qui l’ultimo rapporto e un’analisi) certificano che nelbiennio 2008-2009 l’Italia ha autorizzato alle proprie ditte l’invio di armamenti alla Libia per oltre 205 milioni di euro che ricoprono più di un terzo (il 34,5%) di tutte le autorizzazioni rilasciate dall’UE (circa 595 milioni di euro). Tra gli altri paesi europei che nel recente biennio hanno dato il via libera all’esportazione di armi agli apparati militari di Gheddafi, figurano la Francia (143 milioni di euro), la piccola Malta (quasi 80 milioni di euro), la Germania (57 milioni), il Regno Unito (53 milioni) e il Portogallo (21 milioni).read more
“ Il segreto è che siamo sognatori, siamo utopistici, ma non di quei sognatori che stanno sempre con il cuscino sotto la testa sulla veranda di casa, siamo sognatori con i piedi piantati per terra, siamo sognatori con gli occhi bene aperti, siamo sognatori che conoscono gli amici e conoscono i nemici”