Lampi di Cassandra/ Vi ricordate di Julian? di Marco Calamari
Roma – Penso di si, di Julian un ricordo lo dovreste avere. Non parlo del clamore suscitato dal sito Wikileaks nell’ultimo anno. il sito c’era anche prima, ma le azioni di pubblicazione che aveva effettuato non avevano raggiunto quella massa critica che le rende notizie di cronaca e che automaticamente ne moltiplica la risonanza ed i (positivi) effetti.
Non parlo neppure delle sue peripezie in giro per il mondo per essere un bersaglio meno facile, culminate nella sua vicenda giudiziaria anglo-svedese che lo vede oggi bersaglio di una ormai concessa estradizione dal Regno Unito alla Svezia.
Retorica di Sinistra
Ho sempre trovato vacuamente retorico l’inno di Mameli, non per il buon Mameli, che era anche tanto giovane e quindi giustificabile, ma perché qualunque inno è necessariamente retorico. Ora che lo cantaBenigni non vedo perché dovrei cambiare idea. Se poi dovessimo cantarlo tutto intero, ci sarebbero anche strofe a dir poco imbarazzanti per chi crede nella democrazia. Che l’Italia sia unita nella crescita culturale e sociale di un Paese mi va bene, che l’Italia sia unita nella retorica del volemosebene o dell’orgoglio dei soldati no.
per tutti i compagni…l’etimologia di COMPAGNO…
Alfa Acciai, tir con scorie radioattive
(red.) Scorie radioattive da Brescia alla Sardegna. Tre tir con 70 tonnellate di materiale, proveniente dall’Alfa Acciai di San Polo stando alle bolle d’accompagnamento, sono stati fermati prima di entrare nella Portovesme srl, azienda della provincia di Iglesias che recupera i metalli dagli scarti di fonderia. L’allarme dell’azienda,scattato al passaggio del primo camion, ha fatto arrivare sul posto i tecnici dell’Arpas che hanno confermato la presenza di radioattività. I livelli, definiti “bassi”, non sono però stati resi noti. Il carico era passato indenne sia a Genova che all’arrivo nel Porto canale di Cagliari. Il carico è stato bloccato, come da prassi, all’ingresso della fabbrica per gli accertamenti. Nonostante le bolle di accompagnamento attestassero valori nulli di radioattività, i dispositivi radiometrici della Portovemse srl hanno rilevato livelli superiori alla norma. In particolare, è stata riscontrata una contaminazione da Cesio 137. Sul posto sono giunti i carabinieri del Noe e i tecnici dell’Arpas, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, che hanno inviato un rapporto informativo alla procura della Repubblica di Cagliari. Tutta la zona circostante l’area di parcheggio dei tre automezzi è stata interdetta e i tre camion provenienti da Brescia trasferiti immediatamente nell’area riservata. Ora sul caso è stato aperto un fascicolo per traffico di rifiuti pericolosi, mentre si attende l’arrivo in Sardegna dei tecnici dell’Alfa Acciai, azienda già nel ’97 coinvolta in un caso di inquinamento radioattivo. Stavolta è da capire come mai le scorie non siano state rilevate prima dell’arrivo nell’iglesiente. L’azienda di San Polo, infatti, è dotata per legge della tecnologia necessaria e controlli vengono effettuati anche nei porti. Lunedì mattina verranno eseguiti ulteriori accertamenti con i tecnici di Alfa Acciai. |
SIMBOLI RIMOSSI… QUESTIONE CHIUSA?
Oggi è il giorno della vittoria per molte delle persone che hanno combattuto per far togliere i simboli leghisti dalla scuola di Adro. Oggi, 9 febbraio 2011, cinque mesi dopo l’inaugurazione del nuovo polo scolastico intitolato al teorico razzista “gianfranco miglio” i soli non ci sono più. La sentenza del tribunale del lavoro di due mesi fa(la trovate qui) è definitiva, il ricorso del sindaco Lancini è stato rigettato e la rimozione dei simboli rimasti (anche quelli nascosti dietro un adesivo) sembra essere in corso.
ADRO, AGGIORNAMENTO SULLA QUESTIONE DEL LAGHETTO SALA
I fronti aperti nei confini del paesello franciacortino sono molteplici; oltre alla scuola (dove i simboli NON sono ancora stati rimossi nonostante la chiara sentenza del Tribunale del Lavoro e alla faccia di chi si riempie la bocca del termine “legalità”) e passando per la paventata megacementificazione della zona autostrada, la questione LAGHETTO DEL SALA che sembrava risolversi per il meglio potrebbe invece riaprirsi.
Saprete tutti della decisione del TAR di bloccare il percorso amministrativo e costringere tutti gli attori in campo (comuni di erbusco e adro, Coop IsparoClarabella e Legambiente oi) ad incontrarsi per chiarirsi ad un tavolo (conferenza di servizio).
Saprete anche che ISPARO, il maggiore attore in campo e il centro delle nostre proteste, NON si è presentata e che il Lancini sembrava proprio esserne contento.
Ora la lettura più semplice che potremmo fare è: non è venuta, è la conferma di quello che si dice in giro, cioè che si è tirata fuori. Il problema invece è proprio quest’assenza di Isparoclarabella. Tutti gli chiedono di ufficializzare la sua uscita dal progetto, unico modo per bloccarlo, ed invece da due mesi non ci sono segnali in questa direzione.
AMBIENTE: TRENTANOVESIMO GIORNO DI SUPERAMENTO DEI LIVELLI DI GUARDIA DEL PM10 A BRESCIA
Trentanovesimo giorno consecutivo a Brescia di superamento dei livelli di guardia del Pm 10, le cosidette polveri sottili liberate nell’aria da traffico, riscaldamento delle abitazioni e industria. Lo snodo principale rimane quello del traffico urbano ed extraurbano che determina per buona parte l’innalzamento di questi livelli. Il comune ha presentato le sue contromisure per tentare di arginare il problema: targhe alterne da sabato fino a fine mese, con la circolazione alternata in vigore dalle 9 di mattina alle 18 di sera. Oltre a questo inviti e indicazioni a mantenere il riscaldamento pubblico e privato non oltre i 20 gradi. Per il momento nessun blocco totale del traffico urbano, una misura adottata nelle scorse settimane a Milano, ne’ un abbassamento del limite di velocita’ urbano, come gia’ fatto nel comune di Saronno. Di seguito le interviste con Paola Vilardi, assessore all’ecologia del comune di Brescia, Marino Ruzzenenti, storico ambientalista bresciano, e alcune voci raccolte tra gli automobilisti e i passanti di via Milano.
NO ALLE ESPULSIONI: SABATO PRESIDIO IN PREFETTURA
A La lotta con l’occupazione della gru sta dando i primi parziali risultati. I recenti pronunciamenti del Consiglio di Stato, che accolgono i ricorsi dei migranti contro l’impedimento a usufruire della sanatoria, impedimento costituito dal cosidetto reato di “clandestinita’”, smentendo anche il Tar di Brescia e la volonta’ della Procura di Brescia di applicare la direttiva europea in materia di espulsioni che contraddice la legge Bossi-Fini, mostrano che solo con la mobilitazione si possono ottenere dei risultati. Per bloccare le espulsioni e i rigetti delle domande di sanatoria presidio sotto la prefettura di Brescia in piazza Broletto sabato 5 febbraio alle ore 11. Organizzano il Presidio sopra e sotto la gru e l’Associazione Diritti per Tutti. Per presentare la mobilitazione ai nostri microfoni Manlio Vicini, legale dell’Associazione Diritti per Tutti e Damiano Galletti, segretario provinciale della Cgil di Brescia.
PERICLE, Discorso agli Ateniesi (461 a.C.)
Qui ad Atene noi facciamo così.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.