Occupata l’ex crociera San Luca pomeriggio ad alto rischio

da corriere.it

Forzato il lucchetto dello stabile comunale. L’ex sede della palestra Forza e Costanza abbandonata alle 19.30

Come promesso alle forze dell’ordine, i militanti del Magazzino 47 intorno alle 19.30 di sabato sera hanno abbandonato l’ex Crociera San Luca, occupata alle 16.30. Un’occupazione lampo quella dell’ex sede della palestra Forza e Costanza, in pieno centro, a due passi da Corso Zanardelli. Una mossa a sorpresa, visto che le forze dell’ordine si attendevano il concentramento degli antagonisti in Largo Formentone, dove la questura aveva negato il permesso di effettuare il corteo in piazza Loggia e in corso Zanardelli. Un divieto che ha scatenato la contromossa, che segue dopo 7 giorni l’occupazione del cinema Astra di via X Giornate. Un centinaio gli antagonisti sono entrati nello stabile spaccando il lucchetto messo alla porta. Sul posto la Digos, che ha proceduto a filmare e identificare le persone presenti. Michele Borra, del Magazzino 47 e del Collettivo studenti in lotta spiega: «La questura ci ha vietato il corteo mettendo in campo un dispositivo di forze di polizia impressionante e noi abbiamo agito di conseguenza occupando. E siamo disposti a scendere in piazza anche la vigilia di Natale pur di sbugiardare l’amministrazione comunale di Brescia». Gabriele Bernardi ricorda che «Secondo fonti giornalistiche l’Ec Crociera voleva essere dato in comodato d’uso ad una impresa privata, la Flos, cambio della ristrutturazione, mentre in passato per il Magazzino non c’è mai stata questa possibilità: ristrutturare lo stabile di via Industriale ottenendo uno sconto dall’affitto».

Il Magazzino 47 ha srotolato due striscioni, con scritto «Nuova sede del Magazzino 47»; un chiaro messaggio alla giunta comunale, per chiedere l’apertura delle trattative sul problema dello sfratto che incombe sul centro sociale di via Industriale 10. Gli antagonisti sono pronti a pagare i 60mila euro di affitti arretrati (dopo che la giunta Paroli ha scisso l’accordo precedente, che riconosceva i fondi spesi per le migliorie strutturali all’immobile) ma vorrebbero garanzie per il futuro. Garanzie che la giunta Paroli-Rolfi non sono disposti a dare. Anzi. Dopo l’occupazione del cinema Astra di sabato 10 dicembre hanno annunciato una maggiore chiusura e fermezza. Paiono inutili a questo punto i tentativi di mediazione messi in campo in passato dal presidente dell’Aler Ettore Isacchini.