LA GUERRA TRA POVERI LA VINCONO SEMPRE I RICCHI

“Il virus è stato usato come pretesto in molti Paesi per reprimere il dissenso, criminalizzare le libertà e mettere a tacere le notizie”. Si è verificata una vera e propria “pandemia di violazioni dei diritti umani” durante l’emergenza coronavirus.” Leggendo questa affermazione uno può pensare a un terribile NoVax  che scandisce slogan a sproposito, invece questa dichiarazione è stata fatta in sede ONU dal segretario generale Antonio Guterres pubblicata  sul Gardian e riportata dal HuffPost il 22/02/2021. A questo aggiungiamo le dichiarazioni del capo del Dipartimento della protezione Civile Fabrizio Curcio, nominato da Mario Draghi, che dice : “Siamo in guerra e ci vogliono norme di guerra”. La collocazione dei vari personaggi,  sempre designati da Mario Draghi nei luoghi strategici, serve per capire  la prospettiva di questo governo e di quello che ci attende: quando Cingolani, un ex dirigente di Leonardo S.P.A (azienda italiana attiva nei settori della difesa, dell’aereospazio e della sicurezza) diventa ministro alla Transizione  Ecologica, un ex ministro degli interni come Minniti direttore di MedOr (nuovo centro studi di Leonardo sul Medio Oriente), un generale  dell’Esercito come Figliuolo diventa Commissario Straordinario all’Emergenza Covid e l’ex Capo della Polizia Gabrielli ottiene la delega ai Servizi Segreti, può anche  risultare evidente l’intreccio profondo tra apparato poliziesco-militare e il settore dell’industria  bellica, che serve in prospettiva alla gestione statale delle potenziali tensioni sociali in epoca di Covid.

Per dovere di conoscenza aggiungiamo, riportando fedelmente (in grassetto) ,  il titolo di un articolo uscito sul quotidiano LA VERITA’ “ del 30 luglio 2021:              “Dal consenso informato al comando armato << SE CADE DRAGHI, PRONTI I COLONNELLI >> il Green Pass dà problemi e non certezze: come imporlo? Marcello Sorgi, vicino al Colle scrive sulla << STAMPA>> che in caso di sfiducia all’esecutivo, Mattarella potrebbe <<mettere su un governo elettorale, forse persino militare >> Chiaro il concetto? ”

Guerra alla popolazione come possibile nemico interno, a cominciare da chi non abbassa la testa?

Questa è la guerra che ci ha dichiarato il nostro governo che non ha precedenti. Solo i più ingenui possono pensare che sia una parentesi storica e aspettano diligentemente il ritorno alla normalità senza comprendere che questa è e sarà la nuova normalità.

La pandemia diventa la pandemia della paura da un punto di vista politico, ideologico, sociale, economico e militare. La maggior parte delle persone continua a credere ai messaggi dei media senza farsi domande. Chi si pone delle domande viene colpevolizzato senza avere nessuna colpa se non quella di manifestare dubbi legittimi  sulla propria salute e quella dei propri figli.

La campagna vaccinale che stiamo vivendo e l’imposizione per decreto del Green Pass sono due cose completamente diverse. Solo chi ha interesse a far passare l’idea che il Green Pass è una misura sanitaria promuove una vera e propria criminalizzazione verso chi non si vaccina. Il Green Pass non è una misura sanitaria ma uno strumento politico che produce una discriminazione di categoria tra gli esseri umani dividendo le persone in categorie di serie A e di serie B. Il Green Pass mette in pericolo i rapporti sociali e  la stessa vita democratica, non dobbiamo confonderlo con l’aspetto medico del vaccino, a cui è necessariamente collegato. Rendere il vaccino obbligatorio e impedire la circolazione di quanti non si vaccinano equivale a presentare costoro come responsabili dell’epidemia e in sostanza colpevoli del fatto che altre persone muoiono di coronavirus. Tutto questo è inaccettabile e scandaloso. Cadere nella trappola del pass sanitario e della vaccinazione obbligatoria per salvare gente significa dimenticare che se il Covid può essere fatale è anche perché i governi, uno dopo l’altro, hanno messo sotto pressione gli ospedali, licenziando il personale sanitario, sopprimendo posti letto, spingendo medici e chirurghi alla rassegnazione o al suicidio ( vedi il professor De Donno) ma soprattutto perché ci siamo visti  negare e privare delle cure domiciliari che sappiamo esistere, che lo Stato ha preferito “vietare” per permettere le autorizzazioni a questi farmaci sperimentali detti vaccini!

Questa è una deriva intollerabile che dobbiamo in tutti i modi contrastare.                        La finalità che i governi perseguono con l’introduzione del Green Pass non è la salvaguardia della salute ma il controllo minuzioso e incondizionato su qualsiasi movimento dei cittadini.  Il problema non è il vaccino ma l’uso politico che ne viene fatto. E’ mai possibile che non ci si renda conto che viviamo in un paese che da quasi due anni è in uno stato di eccezione e le decisioni che mettono a repentaglio le nostre libertà individuali vengano prese per decreto, i media parlano in continuazione del “decreto Draghi” come se Draghi fosse l’uomo della provvidenza, tra l’altro mai votato dai cittadini. Tutta questa depoliticizzazione della società ci porta diritti verso una società di controllo, una società che si è trasformata in un insieme di individui isolati pronti a denunciare il proprio vicino. Fingendo di difendere il diritto alla salute stanno cancellando tutti gli altri diritti. Decenni di tagli alla sanità pubblica da parte di governi di ogni colore politico e ora ci raccontano all’unisono che la salute è sacra. L’obbedienza si trasforma in virtù e la critica in reato d’opinione. In questi due anni potevamo costruire nuovi ospedali, potenziare quelli già esistenti, quadruplicare i posti in terapia intensiva, investire nella cura della malattia sul territorio. E invece il sistema sanitario pubblico è rimasto quello che era, un sistema progressivamente smantellato nel nome del mercato, del profitto e della logica aziendalista. Si preferisce spendere 75 milioni al giorno nel nostro apparato militare che investire nella ricerca e nel potenziamento del nostro sistema sanitario pubblico.

Quello che sono riusciti a fare è trasformare la pandemia nella pandemia della paura e della disinformazione, creando cosi una frattura interna al movimento dove il compagno che fino a ieri marciava al tuo fianco è diventato un tuo nemico perché si  pone dei dubbi su quello che sta succedendo, perché rifiuta ogni demonizzazione maintream. Ecco che allora partono gli epiteti: negazionista, complottista, rossobruno e il termine più infame, usato anche da dirigenti di formazioni politiche a noi vicine,  che è quello di definire fascisti i Compagni che non accettano il Green Pass.

Manca un lavoro e un confronto nel movimento sulle contraddizioni interne a questa deriva autoritaria, questo lavoro dovrebbe sviluppare delle rivendicazioni di emancipazione e uguaglianza sociale e di genere, ma soprattutto coagulare una unitaria azione di lotta contro il colonialismo sanitario di Big Pharma.                              Non è forse stato prodotto un vaccino nel giro di pochi mesi per il quale l’Unione Europea ha accordato garanzie alle case farmaceutiche produttrici, garantendo loro indennizzi e profitti, proteggendole da ogni eventuali responsabilità?

Impedire di comprendere quello che sta accadendo, è la colpa più grave perchè lascia un vuoto politico con la possibilità che formazioni a noi avverse lo riempiano. Fra le tante manifestazioni che si sono svolte nelle ultime settimane bollate come “no vax” dai media al servizio di chi lavora alla guerra tra poveri, pochi ricordano la partecipata e combattiva manifestazione  di sabato 24 luglio dei lavoratori licenziati della GKN di Campi Bisenzio che hanno dichiarato pubblicamente di essere pronti a prendere il controllo dell’azienda e continuare la produzione. Questa notizia e queste dichiarazioni sono state messe in sordina perché i padroni, i governi liberisti e Confindustria non possono permettersi che i lavoratori mettano in campo un simile progetto.

Molti di noi credono che le manifestazioni di questi giorni, che sono avvenute in numerose città contro il Green Pass, siano “gestite” da movimenti di estrema destra. Questo non corrisponde a verità perché la composizione dei manifestanti è eterogenea e formata anche da molte persone che hanno fatto il vaccino covid.  Strumentalmente i fascisti nelle piazze vengono messi in luce dai media e servono a spostare l’attenzione dell’opinione pubblica per coprire le responsabilità del governo creando il “pericolo nero”(che negli anni, quando gli faceva comodo hanno sdoganato a partire da Casa Pound).Tutto questo per impedire che possa passare una visione diversa che metta in discussione la gestione di questa epidemia.

A dimostrazione di questo c’è, fra le tante manifestazioni che si sono svolte in Italia e in varie parti del mondo di sabato 31 luglio 2021 contro il Green Pass, quella di Bergamo dove è sceso in piazza anche un nutrito gruppo di famigliari delle vittime di coronavirus che chiedono al governo verità e giustizia.                                                                     E’ inaccettabile che le manifestazioni contro il Green Pass siano oscurate per la presenza in strada di cospirazionisti e antivaccinisti, quando il governo sostiene di combattere il Covid e allo stesso tempo sospende medici e infermieri non vaccinati che, tra gli altri,  hanno dato un grande contributo nella fase più virulenta della pandemia. Quello che stanno facendo è creare un capro espiatorio  per far si che le persone si scaglino le une contro le altre senza andare  a colpire i veri responsabili.                     Lo Stato nella figura del governo Draghi, non sta fermando il virus ma sta riuscendo a deviare l’attenzione pubblica dai veri punti cruciali della questione grazie ai media che hanno ingigantito categorie irrilevanti come i “No Vax”, o i Negazionisti che quando scendono in piazza non sono altro che poche decine di persone mescolate a migliaia di manifestanti.                                                                                                             Sono riusciti a creare un immaginario di guerra giocando sui morti, che ci sono stati, dimenticandosi che hanno volutamente lasciato le fabbriche aperte nei momenti di maggior contagio per soddisfare le richieste dei padroni di Confindustria. Però di questo più nessuno ne parla perché il vero problema ora diventano i “No Vax”.                                                                                                                                                  Come si può dare credibilità a questo governo, sostenuto da tutte le forze politiche in parlamento, che promuove i vaccini e allo stesso tempo smantella il sistema sanitario pubblico vietando di sviluppare una cura che permetta di contrastare il virus.

Senza un minimo di confronto e di analisi politica ci ritroviamo in una sterile guerra di tricea il cui unico vincitore è proprio il governo Draghi che sta trasformando la pandemia in un’opportunità mettendo a tacere le proteste in nome dell’unità nazionale di fronte al covid e sta usando la malattia come strumento per attaccare le conquiste sociali in ogni direzione. Quello che prima era difficile far passare, ora passa molto più facilmente, perché l’attenzione dell’opinione pubblica è tutta concentrata sulla situazione sanitaria. Da noi la vicenda STERILGARDA  ne è la prova.

Non abbiamo futuro perché non abbiamo presente, se non usciamo da questa narrazione tossica che ci propinano da mattina a sera attraverso tutti i media.

Il problema vero è che non esiste più uno schieramento antagonista, perché non esiste una cultura antagonista capace di tematizzare in maniera efficace e all’altezza o alla bassezza dei tempi il dissenso e il rifiuto dell’oligarchia, e lo si vede benissimo dai tentativi di mettere in piedi formazioni alternative che finiscono regolarmente per diventare un sottobosco che esprime contrarietà, ma privo di un vero collante ideologico e men che meno di una teoria sociale.

I nostri nemici sono quelli di sempre, sono i padroni, i governi che rappresentano le multinazionali e la finanza globale, scambiarli per i nostri protettori è un terribile errore che pagheremo molto caro.

Questo è l’appello che noi facciamo a tutte le realtà di movimento, a tutte le forze politiche  e ai singoli che hanno a cuore “l’abolizione dello stato di cose presente.”

LE COMPAGNE ED I COMPAGNI DEL C.S. 28MAGGIO