IL NUOVO O IL VECCHIO???

Quello che è successo dai primi di gennaio in poi, dal momento in cui si sono messe in piedi le liste elettorali per le politiche del 4 marzo, non è nient’altro che lo specchio della realtà politica con cui abbiamo sempre avuto a che fare.
Si potrebbe dire : niente di nuovo sotto il sole!
Per quest’ottima ragione se noi intendiamo costruire qualcosa di nuovo dobbiamo cambiare il nostro modo di agire e di rapportarci al nostro interno, partendo dalla denuncia diretta nei confronti di chi agisce attraverso le vecchie modalità che hanno sempre adottato alcune componenti che interpretano la politica come gestione del potere per il potere.

Pertanto dobbiamo avere il coraggio di affrontare l’esistente facendo conoscere a tutti quello che NON si dovrebbe mai fare.
Per rendere chiaro il concetto prendiamo ad esempio il “pizzino” reso pubblico da Salvatore Prinzi dell’Ex-Opg-Potere al Popolo!, che abbiamo contribuito a diffondere; questo “pizzino” è l’esempio più lampante della concezione nefasta della vecchia politica che per essere debellata deve essere conosciuta e denunciata.
I sotterfugi, gli accordi sottobanco, gli inciuci interni ed esterni, i salvataggi, i cammellaggi e tutte quelle pratiche che hanno portato all’allontanamento delle compagne e dei compagni NON devono più esistere all’interno del nostro nuovo soggetto politico. Potere al Popolo! nasce da una rottura netta con questa vecchia concezione!!!

Per queste ragioni il soggetto politico che stiamo costruendo non deve essere un’aggregazione di “bande”che hanno come obiettivo l’ambizione del comando. Potere al Popolo! deve valorizzare tutti i soggetti che aderiscono al suo progetto, al suo programma, al suo statuto, questi soggetti saranno portatori dei principi politici che ci caratterizzano.
Proprio perché l’organizzazione per noi non è un fine, ma solo uno strumento, al nostro interno non ci dovrà essere un gruppo di comando, una segreteria o un “capo”, dovremo saper eliminare il principio dell’AUTORITA’, ma allo stesso tempo combattere ogni forma di SPONTANEISMO. Dovremo saper costruire una sorta di COORDINAMENTO dei TERRITORI che sarà il nostro “COMITATO CENTRALE” al quale dovrà subordinarsi l’intero organismo.

I territori dovranno essere le assise democratiche dove tutti potranno discutere la linea politica di PaP.
PaP deve diventare un’organizzazione di massa, non una setta che esclude, ma un grande corpo che include attraverso una ferrea critica del sistema capitalista. Le scadenze elettorali non dovranno più scandire la nostra azione politica, noi dovremo essere il punto di riferimento dei bisogni delle masse degli sfruttati, è a loro che dovremo rendere conto del nostro operato.

Quindi per concludere: nessuna mediazione interna con coloro che intendono lottare per ritagliarsi qualche seggiola o ruoli di potere dentro Potere al Popolo!. Non possiamo permetterci di contaminarci con finti alleati.

-ICOMPAGNI E LE COMPAGNE DEL CS 28MAGGIO-