Aggressione fascista a Napoli all’interno dell’università Federico II. I compagni dei collettivi studenteschi hanno denunciato di avere subito un attacco da parte dei neofascisti di Casapound. Grave il bilancio: tre accoltellati. I compagni dei collettivi studenteschi stanno in questi istanti dando vita ad un corteo spontaneo che giungerà sotto la questura dove sono trattenuti 2 dei 3 compagni accoltellati. Tra i neofascisti responsabili dell’aggressione anche Enrico Tarantino, candidato alla municipalità in una lista di centrodestra, finito sotto i riflettori della cronaca per aver festeggiato nei giorni scorsi sul suo profilo Facebook il compleanno di Hitler. Il servizio con Marco, studente di lettere all’università Federico II.
Archivio mensile:
EcoParade – Reclaim your life!
SABATO 7 MAGGIO ECOPARADE – RECLAMA LA TUA VITA!
Concentramento: parcheggio Alfa Acciai (Brescia, Via San Polo) alle ore 14:30 e partenza alle ore 15.00, conclusione pzza Loggia ore 20.00.
Il parcheggio è RAGGIUNGIBILE con gli AUTOBUS delle linee urbane 1-9-16
Percorso della parata: Alfa Acciai, via S.Polo, cavalcavia Kolbe, via Mantova, piazza Arnaldo, corso Magenta, corso Zanardelli, via X Giornate, piazza della Loggia.
Allarme NUCLEARE altro che GIAPPONE Lannes
La beatificazione di Wojtyla è un’operazione di marketing
da MicroMega
di don Paolo Farinella
Il 1° maggio, universalmente giorno dedicato ai lavoratori, in Italia è stato requisito dalla gerarchia cattolica, segnatamente dal Vaticano che ha deciso di beatificare Giovanni Paolo II, il papa polacco, in questo giorno, con una volontà di prevaricazione ostentata e con l’intenzione di oscurare con una massa religiosa il 1° maggio laico, contrapponendo due celebrazioni, laica e cattolica, in modo artificiale e polemico.
E’ vero che il papa polacco fu un operaio. Lo fu solo per un anno o poco più. Non si può quindi dire che fu un «operaio», ma piuttosto che fece una esperienza di lavoro. Vendere questa esperienza come uno status qualificante è falso e mistificatorio. Non è degno di chi crede comportarsi così.
MEDIA CONTAGIOSI
da Molleindustria.org
MEDIA CONTAGIOSI
Un breve saggio sul fenomeno ormai esplosivo dei contenuti diffusi viralmente in rete.
E’ nata una stella
Gary è un diciannovenne del New Jersey che nell’estate del 2004 decide di pubblicare un breve filmato su internet. Niente di sconvolgente: davanti ad una webcam e sulle note di un tormentone pop, il corpulento ragazzo si esibisce in un balletto con tanto di cantato in playback. Inizialmente destinato ad una ristretta cerchia di amici, Numa numa dance inizia a diffondersi come un’epidemia: è linkato da migliaia di blog, ripubblicato su innumerevoli siti, diffuso capillarmente dal tam-tam via e-mail. Presto anche il mondo offline si accorge del fenomeno. In pochi mesi la pixellosa faccia di Gary rimbalza sulle pagine di tutti i quotidiani ed è ritrasmessa sui maggiori canali televisivi.
Quando vidi prima volta Numa numa dance avvertii un misto di irritazione e stupore. Non riuscivo spiegarmi un successo così sconvolgente. Non c’è dubbio che il videoclip sia simpatico, che la performance sia ben riuscita e che la nota canzone degli O-zone abbia costituito un fattore di traino determinante. C’è forse il pizzico di gusto cinico nell’assistere ad un’autoumiliazione. Stempiato, grasso e con gli occhiali, Gary è il prototipo dello sfigato. Eppure è dotato di una certa capacità attoriale e simpatia che non lo fanno sprofondare completamente nel patetico. Sono convinto che qualcos’altro in quel videoclip deve aver colpito nel profondo l’immaginario del navigatore medio.
Quell’immagine a bassa fedeltà siamo ormai abituati a riconoscerla come proveniente da una webcam e il riflesso del monitor sulle lenti degli occhiali non lascia adito a dubbi: Gary è di fronte ad un computer. Esattamente come i suo innumerevoli spettatori. Gary balla e si dimena ma stando sempre seduto nella postazione come se la sua performance fosse estemporanea e del tutto fuori luogo. Ho il sospetto che le migliaia di lavoratori, studenti, blogger che hanno dato la prima spinta propulsiva al fenomeno si siano in qualche modo identificati in Gary. Un popolo di internauti che ha immediatamente solidarizzato con un atto di liberazione dalla schiavitù del monitor.
Il personal computer a metà degli anni Novanta perde l’aura di seriosità che gli era stata precedentemente attribuita, diventa una piattaforma multimediale per lavoro, studio ed intrattenimento. L’avvento di internet rende possibile il lavoro da casa mentre quello in ufficio è sempre meno irregimentato vista la possibilità di perdersi nel grande ipertesto e di comunicare con persone che non appartengono necessariamente all’ambiente di lavoro.
E’ inevitabile ed ormai quasi comunemente accettato che in presenza di un computer collegato in rete i tempi di lavoro/studio e i tempi di riposo/svago si confondano. Numa numa dance sembra tematizzare questo passaggio epocale ed al contempo costituire l’oggetto mediale perfetto per spezzare il ritmo del lavoro eterodiretto. Un breve, leggero e scandalosamente inutile spot prima di tornare al foglio di calcolo o alla ricerca di scienze.
!!!REFERENDUM 12 GIUGNO!!!
ATTENZIONE! Il GOVERNO HA UFFICIALMENTE ACCANTONATO IL NUCLEARE. Lo fa per evitare di raggiungere il quorum al referendum del 12-13 giugno, sempre più all’attenzione di tutti dopo Fukushima, per evitare che venga abrogata la legge sul LEGITTIMO IMPEDIMENTO. Ricordiamo che si vota anche SI per l’ACQUA PUBBLICA. Non deve essere una scusa per non partecipare, qualunque sia il tuo voto!!!Referendum di domenica 12 e lunedì 13 giugno vota SI per dire NO.
– Vota SI per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA.
L’ARGILLA E LE MANI
Uno spettacolo, quello di ieri sera, che non dimenticheremo…
Avevamo dinnanzi tre donne.
Donne che a volte vorrebbero morire, proprio come noi, perchè vedono il loro futuro e quello dei loro figli “bruciare”e simulano il trapasso, ma che non possono e non vogliono mollare…
Donne che alimentano la loro radicalità, che vogliono partecipare alla ricostruzione e donano (senza versamenti di assegni sui conti correnti) il loro corpo al corpo sociale, martoriato, umiliato, violentato, ustionato, deriso, per riprenderselo insieme a piene mani. Il corpo singolo e quello collettivo. R-I-A-P-P-R-O-P-R-I-A-N-D-O-S-E-N-E.
Ho pensato ieri, durante lo spettacolo, a una poesia di Mariana Blanco. La dedico a loro e a noi, donne e uomini resistenti.
ANTIFA CHASSEURS DE SKIN Il documentario sui Red Warriors e altri gruppi antifa parigini degli anni 80, sottotitolato in italiano
Per Vittorio, un compagno come pochi…
da Infoaut.org
Alla fine Vittorio non ce l’ha fatta. Il suo corpo è stato trovato privo di vita ieri notte dalle forze di sicurezza di Hamas, soffocato dai suoi rapitori. Si è avverato purtroppo quello che tutt* scongiuravamo e ritenevamo totalmente privo di senso, umanamente e politicamente. Questo assassinio è un atto contro il popolo palestinese e un favore insperato per il suo nemico dichiarato, lo stato di Israele, oggi facilitato nel mostrare al mondo il presunto fanatismo dei palestinesi di Gaza. La cosa insopportabile è che oggi sentiremo parole dolci di circostanza e lacrime di coccodrillo versate da uomini che Vittorio lo detestavano.