La giornata del 30 marzo coincide con la Giornata della Terra in Palestina, che commemora l’anniversario dell’uccisione di sei giovani palestinesi da parte delle forze di sicurezza israeliane nel 1976, durante una manifestazione contro l’espropriazione di terre palestinesi, in Galilea,utilizzate per costruire nuove colonie ebraiche ed espandere le esistenti città israeliane.
Oggi,per questo Popolo, la Giornata della Terra simbolizza la resistenza palestinese contro l’espropriazione, la colonizzazione, l’occupazione e l’apartheid tuttora in corso in Israele. Infatti, a più di sessant’anni dalla sua fondazione, lo stato terrorista d’Israele non ha mai smesso di confiscare terre e di continuare nel genocidio del popolo palestinese con continue aggressioni, bombardamenti, torture, embarghi, assedi. Ultimo in ordine cronologico il massacro a Gaza del dicembre 2009. Qui persero la vita più di 1400 palestinesi in poche settimane. Chi è l’aggredito e chi l’aggressore?
La giornata quest’anno cade in quella che è definita la “primavera araba” in cui molti popoli mediorientali si ribellano ai loro governi; in questo scenario i giovani palestinesi, cercano un’unità di movimento per lottare in maniera più efficace contro l’occupazione israeliana e contro tutto quella che essa rappresenta in termini di razzismo di stato.
NESSUNA GIUSTIZIA, NESSUNA PACE!