COME PRENDERE IL POTERE CON I VACCINI

COME PRENDERE IL POTERE CON I VACCINI

Dal 15/ottobre l’Italia sarà il primo paese in Europa dove sarà necessario un “Passaporto Covid” per accedere non solo alla maggior parte degli spazi pubblici, ma anche a tutti i luoghi di lavoro, pubblici e privati.
Ciò significa che avere un Green Pass diventerà effettivamente un prerequisito non solo per partecipare alla vita pubblica, ma anche per guadagnarsi da vivere. Il Green Pass solleva seri problemi etici e politici, stanno di fatto spogliando i cittadini, che non hanno violato nessuna legge, dei loro diritti fondamentali: al lavoro, allo studio, alla libertà di movimento. Questo tipo di discriminazione è una violazione del regolamento UE2021/953 “…è necessario prevenire discriminazioni dirette o indirette nei confronti di persone che non sono vaccinate…” è anche in violazione della risoluzione 2361 (2021) del Consiglio d’Europa “…i cittadini devono essere informati che la vaccinazione non è obbligatoria e che nessuno può essere messo sotto pressione se non vuole vaccinarsi…”
In effetti, la parola “Discriminazione” non rende giustizia a ciò cui stiamo assistendo in Italia. Media, Medici e Politici (della più varia estrazione ideologica) hanno apertamente accusato i non vaccinati di essere “Sorci”, “Subumani” e “Criminali”, in una campagna a reti unificate che si apprestano a ripetere nei confronti di chi si solleverà contro il GP. VACCINATI E NON.
Al momento non è chiaro a cosa servano effettivamente questi pass. Secondo il governo si tratta di una misura di sanità pubblica volta a ridurre la diffusione del virus limitando i contatti tra i non vaccinati ( e tra questi ultimi e i vaccinati). Questa argomentazione è scientificamente traballante, per non dire altro. La verità è che non sappiamo abbastanza, quanto dura l’immunità? quanto i vaccini riducono la trasmissione?
Come ha detto Andrea Crisanti – “Il GP non è una misura di sanità pubblica, semplicemente non sappiamo quale sia l’effetto del Green Pass sulla trasmissione del virus, se ne ha uno.”
Ma se i Green Pass sono inefficaci dal punto di vista epidemiologico, quale è la vera ragione per la loro introduzione? Ovviamente convincere le persone a farsi vaccinare! Un altro obiettivo mancato (vistosamente, le vaccinazioni non sono decollate e molti novax si sono ulteriormente “radicalizzati”. Tuttavia questo provvedimento non si limita a dare una “spintarella” alla campagna vaccinale, facendo dello stato di vaccinazione una condizione per condurre qualcosa che assomigli a una vita normale, l’Italia sarà il primo paese in Europa ad attuare una vaccinazione anticovid di fatto obbligatoria. Certo, si può ottenere un GP provvisorio, con validità di 48h, facendo dei test regolari, ma questi test possono costare da 15 a 50 euro una spesa alla lunga insostenibile per la maggior parte dei lavoratori e costituisce una discriminazione di classe.
Allora perché il governo non si limita a legiferare un vero e proprio obbligo vaccinale? Per gli stessi motivi per cui nessun paese al mondo – tranne Tagikistan, Kazakistan, Indonesia e Micronesia – ne ha imposto uno (A)non si vogliono assumere la responsabilità per una decisione così controversa (i vaccini, del resto, sono stati autorizzati per uso di emergenza) e (B)non vogliono assumersi la responsabilità legale (che le aziende produttrici hanno scaricato fin da subito, mentre i vaccinati finora se la sono assunti “volontariamente”) per qualsiasi danno provocato. Vale la pena di ricordare che la World Health Organization (WHO) attualmente sconsiglia la vaccinazione obbligatoria.
Se per le ragioni di cui sopra i vaccini contro il COVID non dovrebbero essere obbligatori, è ovvio che non c’è nessuna giustificazione per imporli tramite misure extra-legali. Tuttavia c’è una prospettiva più inquietante: che il GP non sia solo un mezzo per un fine – la vaccinazione di massa – ma anche un fine in sé e per sé, grazie proprio ai suoi fallimenti, giustificare uno stato di emergenza permanente per consolidare il governo tecnocratico-neoliberale di Draghi. L’Italia ha una lunga storia di ingegneria di crisi, solitamente di natura economica ma non solo, per giustificare misure di emergenza nell’elusione dei canali democratici. Le élite del paese, con la guida di Draghi, vedono l’attuale congiuntura come un opportunità per completare l’oligarchizzazione a cui hanno lavorato per decenni.