BRESCIA, nuove condanne per il “reato di solidarietà”

Brescia, nuove condanne per il “Reato di Solidarietà”

Le Compagne e i Compagni del CentroSociale28maggio esprimono piena solidarietà ai Compagn* condannati il 21 luglio 2020 dal Tribunale di Brescia: per due di loro la condanna è di 9 mesi, e di 5 mesi per gli altri dodici, con l’aggiunta di una sanzione pecuniaria di 7.000 euro.
Tutto questo accanimento per aver cercato l’11 dicembre 2014 un incontro con il sindaco di Capriolo per risolvere il problema di una famiglia sottoposta a sfratto per morosità incolpevole.
All’emergenza abitativa “ i giudici del sistema” rispondono con processi e condanne contro “i diffusori di solidarietà”.
Al disagio sociale, creato dalla crisi economica e dalla pandemia del Covid-19, loro reagiscono con il dispiegamento di strumenti repressivi anticostituzionali come la chiusura di tutti i centri di aggregazione, il DASPO urbano, e misure per prevenire l’occupazione di immobili.
Questa sentenza, che porta con sé un chiaro significato intimidatorio contro i protagonisti di questo “reato di solidarietà”, sembra avere un acido sapore discriminante all’interno del campo stesso di chi sta lottando per la difesa delle condizioni di vita dei più deboli, in particolare dei minori e di chi si trova in condizione di non poter provvedere a se stesso e alla propria famiglia.
La vergogna di chi entra in questa spirale per i debiti accumulati è insopportabile: le prime richieste di aiuto alla Caritas, la disperazione di non trovare vie d’uscita, l’umiliazione per essere entrati a far parte della categoria dei “miserabili”; questa la situazione vista con gli occhi delle vittime!
Si parla di povertà e non si vede la miseria dietro l’angolo: questo è il dramma di una società che perde le sue fondamenta e vive sfaldandosi giorno dopo giorno sotto i nostri occhi.
La situazione si sta sempre più aggravando, il vuoto istituzionale è sempre più evidente, la crisi mette in luce l’importanza di ammortizzatori sociali, sempre più in fase di smantellamento, capaci di frenare la disperazione di migliaia di famiglie
Il dovere inderogabile di solidarietà politica, economica e sociale è uno dei cardini su cui poggia l’impianto stesso della Costituzione della Repubblica italiana.
Per queste ragioni noi Compagne e Compagni del CentroSociale28maggio siamo vicini ai Compagn* condannati, e in qualche modo ci sentiamo complici del “Reato di.Solidarietà”!