La crisi sovverte e modifica il quadro geopolitico internazionale, mutando i rapporti di forza a livello internazionale e rimettendo in discussione egemonie storiche, sinora date per indiscutibili. Da una parte le nuove potenze emergenti del Sud del mondo, quali Brasile, India, Sudafrica e Messico continuano a crescere e sviluppare il proprio mercato interno, rivelandosi difficilmente controllabili attraverso gli strumenti vecchi dei Forum internazionali, come il G20, e, in alcuni casi, rafforzando la costruzione di nuove aree commerciali regionali sottratte all’influenza statunitense, come l’area Mercosur in America Latina; dall’altra, sul versante pacifico, l’asse economico e geo-politico tra il gigante cinese e la Russia si va prepotentemente affermando come epicentro degli equilibri mediorientali ed asiatici, in una graduale scalata al ruolo di leadership globale. Recenti statistiche affermano come la produzione economica combinata di Brasile, Cina e India supererà entro il 2020 quella di Canada, Germania, Italia, Regno Unito e Stati Uniti, e come, entro il 2030, più dell’ 80% della classe media del mondo vivrà a sud. read more
Dal 10 al 14 marzo i negoziatori delle sue sponde dell’Oceano Atlantico si incontreranno per spingere sulla svendita nei nostri diritti. In Italia è partita da qualche mese una mobilitazione contro il Trattato di liberalizzazione degli scambi e degli investimenti tra Europa e Stati uniti (T-Tio). Pubblichiamo un articolo di Alex Zanotelli sulle conseguenze della “più grande ‘Statua Imperiale’ mai eretta”.
di Alex Zanotelli*
In questa campagna elettorale per il Parlamento europeo, riteniamo estremamente importante un serio dibattito, non solo in Italia, ma in tutti i ventotto paesi dell’Ue, sul Trattato di libero scambio fra gli Stati uniti e l’Unione europea, noto come Partenariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti(T-Tip).
Le trattative iniziate in tutta segretezza lo scorso luglio, a Washington, sono condotte da un pugno di esperti della Commissione europea e dal ministero del vommercio Usa. In dicembre, sempre a Washington, c’è stato il terzo ‘round’ di negoziati. Nonostante la maretta dopo lo scandalo Datagate, i negoziati sembrano procedere a gran velocità: a marzo si terrà a Bruxelles il quarto round di negoziati.read more
Secondo il commissario al Commercio Ue con il Ttip saranno creati 2 milioni di posti di lavoro. Entro il 2027 però e al prezzo di una totale deregulation
di Monica Di Sisto, da il manifesto
Secondo la Commissione Europea, ma anche i cinguettii di Enrico Letta dopo l’incontro con Barack Obama, il Transatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip), trattato che vorrebbe creare tra Usa e Ue la più consistente area di libero scambio mai tentata nel pianeta, sta alla crisi come l’aspirina ai malesseri di stagione. Se ne sa poco, perché il testo è segreto anche per il Parlamento Europeo e il Congresso statunitense e negoziato da un pugno di esperti tra la Commissione Ue e il Ministero del Commercio Usa. Eppure c’è chi ne parla come una delle poche risposte alla caduta libera dell’economia globale. Due milioni di posti di lavoro in più in Ue con le liberalizzazioni, 119 miliardi di euro l’anno di Pil per l’Europa e 130 miliardi di dollari per gli Stati Uniti, cioè 545 euro in più l’anno per ogni famiglia di quattro persone in Europa, e 901 dollari negli Stati Uniti. Sono le rosee previsioni diffuse dal Commissario al commercio Karel De Gucht nel luglio scorso, quando i negoziati sono partiti formalmente.read more
Il governo Renzi si prepara al semestre italiano nell’Unione Europea con un piano liberista e autoritario che colpisce a fondo la Costituzione. Ce lo chiede l’Europa, dice questo governo come i suoi predecessori. Così abbiamo avuto l’età pensionabile più alta d’Europa e una serie continua di leggi per estendere il precariato, ultima il Jobs Act. L’Italia è il solo paese della Unione Europea che ha messo nella Costituzione la clausola capestro del pareggio di bilancio e ora il governo Renzi si prepara ad una nuova ondata di privatizzazioni e tagli di servizi e di posti di lavoro, coperti dalla concessione di uno sgravio fiscale che verrà pagato con la distruzione di ciò che resta dello stato sociale, anche tramite una “spending review” che, invece di colpire corruzione e privilegi, intende bastonare ulteriormente i più deboli. La democrazia è in pericolo, si costruisce un sistema elettorale ancora più autoritario ed escludente di quello attuale e ovunque, sul piano delle relazioni sociali, crescono le spinte antidemocratiche, di cui é parte fondamentale il recente accordo tra Cgil-Cisl-Uil e Confindustria sulla rappresentanza sindacale, che massacra ulteriormente i diritti sindacali e del lavoro.read more
Dopo anni di discussioni e confronti con compagni appartenenti alle più svariate realtà di sport popolare, è emerso un quadro abbastanza chiaro e comune, riguardo ciò che potrebbe essere inquadrato come un modello ideale del così detto “pugilato popolare”.
Crediamo utile in tal senso lavorare per raggiungere un denominatore comune che permetta l’apprendimento e la pratica di questo sport all’interno di un ambiente che sia: prima di tutto “sano”, sia a livello sociale e strettamente sportivo che a livello politico e più accessibile a livello economico, dato il momento storico che stiamo vivendo.read more
La destra repubblicana neocon e quella israeliana, l’Arabia Saudita, Morgan Stanley, Mediobanca, De Benedetti e Caltagirone. Dietro Renzi non c’è spazio per il Quinto Stato.
Redazione
giovedì 13 febbraio 2014 17:44
di Franco Fracassi
Quando negli anni Ottanta Michael Ledeen varcava l’ingresso del dipartimento di Stato, al numero 2401 di E Street, chiunque avesse dimestichezza con il potere di Washington sapeva che si trattava di una finta. Quello, per lo storico di Los Angeles, rappresentava solo un impiego di facciata, per nascondere il suo reale lavoro: consulente strategico per la Cia e per la Casa Bianca. Ledeen è stato la mente della strategia aggressiva nella Guerra Fredda di Ronald Reagan, è stato la mente degli squadroni della morte in Nicaragua, è stato consulente del Sismi negli anni della Strategia della tensione, è stato una delle menti della guerra al terrore promossa dall’Amministrazione Bush, oltre che teorico della guerra all’Iraq e della potenziale guerra all’Iran, è stato uno dei consulenti del ministero degli Esteri israeliano. Oggi Michael Ledeen è una delle menti della politica estera del segretario del Partito democratico Matteo Renzi.read more
Il 14 febbraio 2014 a Milano è stata scritta una delle pagine peggiori della storia della CGIL .
La brutale aggressione ai danni di Giorgio Cremaschi, primo firmatario della mozione 2 ”Il sindacato è un’altra cosa”del 17° Congresso della CGIL e degli altri compagni che lo accompagnavano è stata perpetrata da una squadraccia di picchiatori del servizio d’ordine della CGIL. Questa aggressione avviene proprio nel periodo di svolgimento del Congresso della CGIL e nelle sue modalità di esecuzione ricalca la cultura razzista e intollerante che ha sempre caratterizzato le organizzazioni fasciste, e non certo il movimento operaio.read more
La prima puntata di ANATOMIA DI UN INTERROGATORIO, la web serie più cupa mai girata all’interno di una Procura!
Giuseppe Uva muore il 14 giugno 2008 dopo essere stato fermato dai carabinieri mentre, di notte, spostava delle transenne in mezzo a una strada. Uva e l’amico Alberto Biggiogero vengono portati in caserma e qui tenuti in due stanze diverse. Uva, dopo aver subito un trattamento sanitario obbligatorio, muore in ospedale intorno alle 11 del mattino. Il giorno successivo Alberto Biggiogero presenta un esposto in cui racconta quello che ha visto e sentito. Verrà ascoltato dalla procura solo cinque anni e mezzo dopo, il 26 novembre 2013, quando il pm Agostino Abate interroga per la prima volta il testimone oculare. Le quasi quattro ore di interrogatorio, descrivono perfettamente il clima che si è respirato nella procura di Varese in questi lunghi anni. Pubblicheremo dei momenti di questo interrogatorio perché — oltre al fatto che alcuni sono grottescamente spassosi – siamo profondamente convinti di una cosa: la vicenda di Giuseppe Uva merita magistrati che finalmente compiano il proprio dovere. read more
Assemblea Nazionale di Rossa – relazione di Giorgio Cremaschi
Casa della Pace (Roma) 14 Dicembre 2013
Dispositivo finale approvato dall’Assemblea Nazionale del 14 dicembre
1) ROSS@ ha tenuto a Roma, sabato 14 dicembre, la sua Assemblea Nazionale.
L’assemblea ha approvato i temi fondamentali delle tre relazioni relative al suo programma e analisia politica, alle valutazioni sulla necessità di rompere l’Unione Europea, alle scelte di adesione e organizzazione di ROSS@ come soggetto politico. I contenuti delle tre relazioni sono indicativi e dirimenti rispetto a ogni ipotesi relativa alle prossime elezioni europee. L’assemblea assume tutti i contributi del dibattito. 2) Con l’Assemblea di oggi ROSS@ ha avviato il suo processo costitutivo, attraverso adesioni e tesseramento, per arrivare in modo chiaro alla sua assemblea costituente, indicata per il prossimo giugno.read more
“ Il segreto è che siamo sognatori, siamo utopistici, ma non di quei sognatori che stanno sempre con il cuscino sotto la testa sulla veranda di casa, siamo sognatori con i piedi piantati per terra, siamo sognatori con gli occhi bene aperti, siamo sognatori che conoscono gli amici e conoscono i nemici”