SABATO 20 GENNAIO MANIFESTAZIONE A GHEDI E ALLA SUA AEROBASE

La manifestazione si svolgerà come segue:
– ore 13: concentramento Ghedi, Piazza Roma e corteo in direzione RWM (fornitrice di bombe all’Arabia Saudita usate contro i civili in Yemen)
– ore 15.00: manifestazione/presidio all’Aerobase di Ghedi

Per chi arriverà a Ghedi in autobus: partenza Brescia via Solferino: autostazione SAIA ore 12.05 e 12.20, autobus di linea. Per chi preferisce il treno: partenza dalla stazione ferroviaria di Brescia alle 10.50 e alle 12.50

Car sharing Brescia Est: stazione metropolitana Sanpolino ore 12, partenza per Ghedi ore 12.15. Per info Giovanna 3341040300

Car sharing Val Trompia: appuntamento ore 11.45 al pino della casa delle associazioni di Villa, partenza per Ghedi ore 12.00. Per info Magda 3483645586

Car sharing Franciacorta: appuntamento ore 12.15 parcheggio scuola media Rodengo Saiano, partenza ore 12.30. Per info Ettore 3397185383

Car sharing Garda: appuntamento ore 11.45 parcheggio FAMILA Lonato, partenza ore 12. Per info Fiorenzo 3474844839

Car sharing per chi viene direttamente all’aerobase: appuntamento ore 14.00 parcheggio CONFESERCENTI Via Salgari angolo Via Corsica (fronte Coop centro Flaminia), partenza ore 14.15. Per info Stefania 3393705568

Aderiscono:

Centro Sociale 28 Maggio – Rovato

Uomini e Donne Contro la Guerra – Brescia

Potere al Popolo di Brescia

Movimento NoF35 – Novara

Nessun M346 – Varese

Punto Pace Pax Christi – Tradate

Comitato Varesino per la Palestina

Sindacato di Base ADL Associazione Diritti Lavoratori – Varese

Un’Altra Storia – Varese

Comitato contro le Nocività – Brescia

Pianeta Viola – Brescia

Associazione Maestra Libera – Brescia

ANPI Provinciale – Brescia

Basta veleni – Brescia

La nostra terra Legambiente – Montirone – Brescia

Cooperativa Mariposa

Comitato provinciale Rifiuti Zero – Brescia

Lista Provincia Bene Comune – Brescia

Commissione Giustizia e Pace Missionari Comboniani

USB Unione Sindacale di Base – Esecutivo Nazionale e federazione Lombarda

COBAS Federazione Privato – Venezia

Comitato Fiorentino Fermiamo la Guerra

Comunità delle Piagge – Firenze

Laboratorio politico perUnaltracitta – Firenze

Le Radici e Le Ali onlus – Milano

Panetteria Occupata – Milano

Rifondazione Comunista di Brescia

P.C.I di Brescia

Sinistra Anticapitalista, circolo “Guido Puletti” – Brescia

Disarmisti esigenti

PeaceLink

Lega Obiettori di Coscienza

Lega per il Disarmo Unilaterale

Fermiamo chi scherza col fuoco atomico

Kronos Lombardia

Il Sole di Parigi

WILPF Italia (Women’s International League for Peace and Freedom)

Comitato pace e convivenza Danilo Dolci di Trieste

Earth Riot – Brescia

Fronte Palestina Milano

AmbienteWeb

Coordinamento Lombardo per la Palestina

Collettivo Nonviolento Uomo Ambiente – Bassa RE

Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale – CDMPI di Casalecchio di Reno (Bo)

Oltre il mare onlus – Roma

Associazione Energiafelice

 

Adesioni individuali

Giorgio Nebbia (CNS Ecologia Politica – Altro 900) – Roma

Alessandro Capuzzo (Comitato pace e convivenza Danilo Dolci – Trieste)

Alessandro Marescotti e Redazione di PeaceLink

Giorgio Cremaschi ( Eurostop )

Laura Boldrini (ex presidente Camera Deputati)

Mario Agostinelli (Associazione Energiafelice)

Luciano Zambelli (Lega per il Disarmo Unilaterale)

Claudio Patrizi (AmbienteWeb)

Francesca Cifarelli (Pax Christi Verbania)

Beppe Orlandi (Comitato Varesino per la Palestina) – Varese

Marco Apostoli ( lista provincia Bene Comune )

Carmine Piccolo ( La corsa per la vita).

don Fabio Corazzina, Parroco a S Maria in Silva, Brescia

Patrizia Cecconi (Oltre il mare onlus – Roma)

Francesca Parmigiani ( Consigliere comunale Brescia )

Ezio Corradi (Vicepresidente Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia – No Triv Lombardia).

Simonetta Madussi – Roma

La recente crisi dei missili tra Corea del Nord e USA, con scambi di minacce di reciproco incenerimento atomico, ha riportato l’attenzione sul problema nucleare per troppo tempo messo deliberatamente in sordina dai mezzi di comunicazione di massa.
Il panorama che abbiamo di fronte è terrificante. Sono ancora circa 15400 le armi nucleari presenti (7485 in mano a paesi NATO: USA, Francia e GB, 7300 alla Russia, 260 alla Cina, almeno 260 tra Pakistan ed India, ma è in corso un rapido aumento per entrambi, 80 ad Israele e 8 alla Corea del Nord). Di queste armi, 4200
sono schierate con le forze operative e 1800 sono pronte all’uso e in grado, a partire da sottomarini, silos missilistici, navi e aeroporti, di raggiungere gli obiettivi in una manciata di minuti. La loro potenza distruttiva è gigantesca (come 500.000 bombe di Hiroshima, una tonnellata di tritolo per ogni abitante del pianeta), capace di portare alla estinzione dell’umanità e addirittura della vita sulla terra.
Giustamente ha destato allarme l’effettuazione del sesto esperimento atomico nordcoreano, ma non è tollerabile che l’intimazione a smettere sia venuta dagli USA che nel 1945 annichilì con bombe atomiche 2 città e 200.000 persone, e che di esperimenti, anche in atmosfera, ne ha fatti più di 1000, su 2200.
Gli scienziati nel 1947 idearono L’OROLOGIO DELL’APOCALISSE* che misura il pericolo della catastrofe nucleare. Oggi siamo a 2 minuti e mezzo dalla mezzanotte, cioè dalla fine. Solo nei periodi 1953-59 e nel 1985-87 abbiamo rischiato così tanto, e le criticità oggi sono più d’una.
1. Trump ha minacciato un primo colpo atomico decapitante contro le forze nordcoreane, ma la Cina non potrebbe tollerare un attacco nucleare ai suoi confini, sarebbe la guerra termonucleare mondiale! Pyongyang ha minacciato a sua volta un attacco al territorio USA.
2. A fronte del confronto NATO-Russia sull’Ucraina e sulla Siria, da qualche anno Washington e Mosca si scambiano accuse reciproche di sperimentare armi che violerebbero il Trattato INF che ha eliminato gli Euromissili e gli USA procedono nella installazione dello “Scudo antimissile” di fatto in violazione dell’ABM cioè del pilastro che garantisce la deterrenza reciproca.
3. Trump ha deciso di cestinare l’Accordo sul nucleare con l’Iran e ha riconosciuto Gerusalemme capitale di Israele, tutto ciò prelude a nuove ipotesi di guerra contro l’Iran a fianco di Israele ed Arabia Saudita.
4. Il conflitto, a volte degenerato in armato, tra India e Pakistan, si accompagna ad una pericolosa accelerazione della corsa locale alle armi nucleari.
5. Prosegue a suon di miliardi l’innovazione delle armi nucleari che le rende più vicine ad essere usate. A questo si aggiunge lo sviluppo di sistemi che rendono autonome le armi dalle decisioni umane, nonché l’estensione della cyberwar, elementi che avvicinano la possibilità di guerra atomica anche per errore (già in passato alcuni errori ci hanno fatto sfiorare la catastrofe).
Il Potere nucleare è la quintessenza del potere verticistico politico e militare, è l’antitesi della democrazia, la negazione dei più elementari diritti umani e dunque della giustizia sociale. È potere esclusivo, chiuso, segreto, che esercita il diritto di vita o di morte su tutti noi. È il potere che, per mantenere e rafforzare
il suo dominio, brucia enormi risorse nella folle corsa al riarmo sottraendole ai bisogni fondamentali dell’umanità accrescendo così gli squilibri socioeconomici e ambientali su scala globale.
Per questo è urgente che l’umanità abolisca le armi nucleari così come ha già ha messo al bando le altre armi di distruzione di massa chimiche e biologiche.
Oggi abbiamo uno strumento in più: all’ONU il 7 luglio 2017 è stato adottato uno storico Trattato che proibisce gli ordigni atomici; promosso da 122 nazioni che non possiedono il nucleare, contro la volontà delle 9 nazioni che possiedono la “Bomba” e della NATO che lo ha nettamente rifiutato. Un movimento mondiale
disarmista, organizzato attorno ad ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons) insignito del Premio Nobel per la Pace 2017, ha reso concreta la speranza che l’Umanità riesca finalmente a liberarsi dalla più terribile minaccia alla sua sopravvivenza.
Scienziate e scienziati, Parlamento Europeo, Papa Francesco e leader di altre religioni si sono espressi affinché si giungesse al Trattato e perché sia ora ratificato da tutti, ci indigna così ancor di più il fatto che il Governo italiano abbia ostacolato questo processo e che ora resista alla sua ratifica.
Anche in Italia, nonostante il Trattato di Non Proliferazione, sono dispiegate armi atomiche USA, pronte ad Incenerire milioni di persone, negli 11 porti in cui attracca naviglio della VI flotta e nelle aerobasi di Ghedi e di Aviano.
In queste ultime le B-61 saranno presto sostituite dalle bombe all’idrogeno B-61-12 che saranno montate sui net-centrici cacciabombardieri stealth F35, assemblati da Leonardo a Cameri. Noi diciamo che questo è inaccettabile ed invitiamo tutti a protestare a Ghedi il 20 gennaio 2018.