COMPAGNO, PERCHÉ DOMANDI REDDITO? Giulio Palermo

COMPAGNO, PERCHÉ DOMANDI REDDITO?

Giulio Palermo

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Mangi forse soldi?

Quando hai freddo

Ti copri con una coperta o con la cartamoneta?

E quando ti ammali

Ingoi una compressa di paracetamolo o una moneta da un euro?

I tuoi bisogni culturali

Li soddisfi leggendo un libro o contando i numeri di serie impressi sulle banconote?

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Compagno

Non provocare!

Lo sai benissimo che in questo sistema di merda

Che si chiama capitalismo

È con il denaro

Che si ottengono pane, coperte, medicine, libri e tutto il resto

Non lo vedi che è la mancanza di reddito che ci incatena al capitale?

Non lo vedi che la gente è stanca di stringere la cinghia?

Perché credi che i lavoratori si inchinino al ricatto del salario?

Invece di criticare

Unisciti a noi

La nostra è una lotta universale:

Reddito per tutti!

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Aspetta Compagno

A me non piacciono le lotte universali

Il bene contro il male

Mi ricorda solo brutte cose

In un mondo di sfruttatori e sfruttati

Il bene comune non esiste

Perciò

Dì chiaramente da che parte stai

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Compagno

Lo sai benissimo:

Io sto con gli umili e i diseredati

Con tutti quelli che non hanno neppure i soldi per piangere

Vinciamo assieme questa lotta

E vedrai che i primi a tremare saranno proprio quelli che tu chiami “padroni”

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Già perché

Vedi Compagno

Le categorie economiche son cambiate

E il tuo Marx è morto

Oggi siamo tutti imprenditori

Di noi stessi

Valiamo perché esistiamo

Non perché lavoriamo

Il reddito che noi difendiamo

Con audacia e convinzione

È appunto lo strumento

Per esistere e valere

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Compagno

Puoi buttare a mare Marx

Le sue categorie economiche

E la sua critica dell’economia politica

Ma tu resti succube dell’economia borghese

Di cui però non capisci il contenuto

Da dove vengono i soldi

Che dovrebbero garantire il nostro reddito?

Se lo stato li prende dalle tasse

A pagare saranno i lavoratori

Se invece li risparmia e taglia la spesa pubblica

Pagheremo attraverso la riduzione dei servizi sociali

Se infine, come ai vecchi tempi, li potesse semplicemente stampare

L’aumento dei prezzi lascerebbe tanti di noi senza pane e senza medicine

Compagno

La tua non è una lotta di emancipazione dal capitale

Ma una partita di giro

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E poi secondo le tue categorie economiche

Così moderne e imborghesite:

Dove andranno tutti questi soldi

Che finalmente anche la povera gente potrà spendere?

A comprare merci

E ingrossare i profitti delle imprese

Allora dimmi

Ti batti per far arrivare le medicine al malato

O per aumentare il fatturato della compagnia farmaceutica?

Perché vedi Compagno

Nel tuo sistema

La medicina resta una merce

E il diritto alla salute rimane subordinato al potere d’acquisto

Così facendo

La mercificazione non la combatti

La sviluppi!

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Insomma Compagno

Nella tua proposta

Continuano ad esserci i senza tetto

Gli affamati e i malati senza medicine

E di fronte a loro

Ci saranno capitalisti ancora più ricchi

Grati anche a te

Di averli aiutati a vendere le merci

Prodotte col sudore di lavoratori sempre più poveri

Ma allora, Compagno, di questo sistema di merda

Chiamato capitalismo

A te piace tutto

Tranne che la posizione che ricopri!

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E ora

Visto che siamo in argomento

Parliamo un po’ di chi le produce queste merci

Che molti lavoratori non riescono nemmeno a comprare

Come è possibile reclamare reddito

Senza mai nominare il lavoro

Che è la fonte di tutto il valore?

Compagno

Perché non ti unisci a tutti noi che lavoriamo

E che lottiamo per il pane, per la casa

Per il diritto alla salute, ai trasporti e alla cultura?

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Lo dicevi anche tu:

Dobbiamo unirci!

Ma non sotto la bandiera del bene comune

Bensì sotto quella dell’emancipazione dal capitale

Il lavoro, la salute, la scuola, il territorio

Appartengono a noi

Non al capitale

Riprendiamoceli

Sottraiamo assieme tutta la società dal dominio del capitale!

Questa è la sola strada che conosco

Per trasformare realmente il sistema capitalista

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Altrimenti Compagno

Mangia soldi e riparati dal freddo con la cartamoneta

Ma non parlarmi di anticapitalismo

Perché la lotta al capitale è un’altra cosa