Dopo anni di discussioni e confronti con compagni appartenenti alle più svariate realtà di sport popolare, è emerso un quadro abbastanza chiaro e comune, riguardo ciò che potrebbe essere inquadrato come un modello ideale del così detto “pugilato popolare”.
Crediamo utile in tal senso lavorare per raggiungere un denominatore comune che permetta l’apprendimento e la pratica di questo sport all’interno di un ambiente che sia: prima di tutto “sano”, sia a livello sociale e strettamente sportivo che a livello politico e più accessibile a livello economico, dato il momento storico che stiamo vivendo. read more
COMPAGNO, PERCHÉ DOMANDI REDDITO?
Giulio Palermo
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Mangi forse soldi?
Quando hai freddo
Ti copri con una coperta o con la cartamoneta?
E quando ti ammali
Ingoi una compressa di paracetamolo o una moneta da un euro?
I tuoi bisogni culturali
Li soddisfi leggendo un libro o contando i numeri di serie impressi sulle banconote?
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Compagno
Non provocare!
Lo sai benissimo che in questo sistema di merda
Che si chiama capitalismo
È con il denaro
Che si ottengono pane, coperte, medicine, libri e tutto il resto read more
Padrini&padroni
Ecco chi si nasconde nell’ombra di Renzi
La destra repubblicana neocon e quella israeliana, l’Arabia Saudita, Morgan Stanley, Mediobanca, De Benedetti e Caltagirone. Dietro Renzi non c’è spazio per il Quinto Stato.
Redazione
giovedì 13 febbraio 2014 17:44
di Franco Fracassi
Quando negli anni Ottanta Michael Ledeen varcava l’ingresso del dipartimento di Stato, al numero 2401 di E Street, chiunque avesse dimestichezza con il potere di Washington sapeva che si trattava di una finta. Quello, per lo storico di Los Angeles, rappresentava solo un impiego di facciata, per nascondere il suo reale lavoro: consulente strategico per la Cia e per la Casa Bianca. Ledeen è stato la mente della strategia aggressiva nella Guerra Fredda di Ronald Reagan, è stato la mente degli squadroni della morte in Nicaragua, è stato consulente del Sismi negli anni della Strategia della tensione, è stato una delle menti della guerra al terrore promossa dall’Amministrazione Bush, oltre che teorico della guerra all’Iraq e della potenziale guerra all’Iran, è stato uno dei consulenti del ministero degli Esteri israeliano. Oggi Michael Ledeen è una delle menti della politica estera del segretario del Partito democratico Matteo Renzi. read more
IL CENTRO SOCIALE 28 MAGGIO DI ROVATO
ESPRIME LA SUA SOLIDARIETA’
A GIORGIO CREMASCHI E AI COMPAGNI AGGREDITI.
Il 14 febbraio 2014 a Milano è stata scritta una delle pagine peggiori della storia della CGIL .
La brutale aggressione ai danni di Giorgio Cremaschi, primo firmatario della mozione 2 ”Il sindacato è un’altra cosa”del 17° Congresso della CGIL e degli altri compagni che lo accompagnavano è stata perpetrata da una squadraccia di picchiatori del servizio d’ordine della CGIL. Questa aggressione avviene proprio nel periodo di svolgimento del Congresso della CGIL e nelle sue modalità di esecuzione ricalca la cultura razzista e intollerante che ha sempre caratterizzato le organizzazioni fasciste, e non certo il movimento operaio. read more
La prima puntata di ANATOMIA DI UN INTERROGATORIO, la web serie più cupa mai girata all’interno di una Procura!
Giuseppe Uva muore il 14 giugno 2008 dopo essere stato fermato dai carabinieri mentre, di notte, spostava delle transenne in mezzo a una strada. Uva e l’amico Alberto Biggiogero vengono portati in caserma e qui tenuti in due stanze diverse. Uva, dopo aver subito un trattamento sanitario obbligatorio, muore in ospedale intorno alle 11 del mattino. Il giorno successivo Alberto Biggiogero presenta un esposto in cui racconta quello che ha visto e sentito. Verrà ascoltato dalla procura solo cinque anni e mezzo dopo, il 26 novembre 2013, quando il pm Agostino Abate interroga per la prima volta il testimone oculare. Le quasi quattro ore di interrogatorio, descrivono perfettamente il clima che si è respirato nella procura di Varese in questi lunghi anni. Pubblicheremo dei momenti di questo interrogatorio perché — oltre al fatto che alcuni sono grottescamente spassosi – siamo profondamente convinti di una cosa: la vicenda di Giuseppe Uva merita magistrati che finalmente compiano il proprio dovere.
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“ Il segreto è che siamo sognatori, siamo utopistici, ma non di quei sognatori che stanno sempre con il cuscino sotto la testa sulla veranda di casa, siamo sognatori con i piedi piantati per terra, siamo sognatori con gli occhi bene aperti, siamo sognatori che conoscono gli amici e conoscono i nemici”