BRESCIA: IN FONDO A DESTRA
Il Centro Sociale 28 maggio di Rovato
il Partito della Rifondazione Comunista
i Cittadini per la Costituzione di S. Vigilio – Concesio
denunciano
come negli ultimi anni si assista nella nostra città e nella sua provincia a una sempre più plateale e pubblica ostentazione di simboli del fascismo, di commemorazioni di personaggi legati al Ventennio e alla Repubblica Sociale di Salò di veri e propri omaggi alla figura di Mussolini, unitamente a gravissimi episodi di violenza squadrista e razzista che quasi sempre avvengono nell’indifferenza e complicità delle istituzioni con il coinvolgimento diretto di alcune figure istituzionali, marcando un vero e proprio salto di aggressività della presenza neofascista.
Per via della crisi il terreno sociale manifesta una grande sofferenza che vede l’immigrato come il classico capro espiatorio di una situazione che a breve non ha sbocchi positivi. L’accanimento delle formazioni fasciste nei confronti degli immigrati unitamente all’odio per tutti i diversi è strumentale a questa situazione di disorientamento generalizzato, si palesa dunque con aggressiva baldanza e non può esserne ignorata l’estrema gravità.
Prevedere è il primo passo per prevenire perciò il Centro Sociale 28 maggio, il Partito della Rifondazione Comunista e i Cittadini per la Costituzione di S. Vigilio – Concesio
chiedono
l’immediata chiusura“senza se e senza ma” di tutti i luoghi di aggregazione di queste organizzazioni nazifasciste fuori dalla nostra Costituzione:
in particolar modo le sedi di Forza Nuova a Brescia in via Benedetto Croce 21, Forza Nuova di Lumezzane in via Rango 40 e la sede di CasaPound a San Vigilio in via Mazzini 125 nel comune di Concesio.
Questa nostra richiesta è dettata dalle normative di legge che discendono dalla XII Disposizione transitoria e finale della Costituzione italiana del 1948 che stabilisce il divieto della “riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. Non importa l’esteriorità di cui si veste la formazione politica quanto i principi che stanno alla base della sua azione politica come il corporativismo, il militarismo, la politica razziale, le discriminazioni verso le donne, gli omosessuali e in generale le minoranze, l’antisemitismo e il violento nazionalismo.
Sono quindi i valori fondanti del movimento fascista a essere in assoluto contrasto con i principi della Repubblica nata dalla Resistenza come chiarito anche dalla legge 20 giugno 1952 n. 645 (cosiddetta “legge Scelba”).
Ad integrazione della legge Scelba del 1952 si ha poi la legge n. 205 del 1993 (cosiddetta “legge Mancino”) che condanna “gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali”. La legge punisce anche l’utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici. La legge Mancino è il principale strumento legislativo che l’ordinamento italiano offre per la repressione dei crimini d’odio.
Visto e considerato che sul nostro territorio abbiamo formazioni politiche come CasaPound e Forza Nuova dichiaratamente fasciste che da anni operano nella più completa impunità attraverso condotte non circoscrivibili ad occasionali episodi di violenza, che sarebbero di loro già gravissimi, ma che esprimono una strategia ideologicamente orientata alla sovversione dei fondamenti del nostro sistema democratico, senza che gli organi preposti se ne preoccupino e prendano le dovute misure di prevenzione, noi riteniamo urgente inoltrare questa denuncia.
Dobbiamo chiederci come mai la Magistratura e il Governo non intervengono per sciogliere quelle organizzazioni che ostentano sfacciatamente tutti i principi del fascismo: dal corporativismo, all’antisemitismo, all’esaltazione della violenza squadrista fino ad insultare i Partigiani, infangare gli Ebrei, denigrare i migranti e istigare all’odio razziale proprio come puntualmente descritto nell’art. 1 della legge Scelba e nell’art. 1 della legge Mancino.
Brescia, mortalmente colpita dalla strage di Piazza della Loggia del 28 maggio 1974 chiede ancora che ai suoi morti venga data verità e giustizia, pertanto non possiamo tollerare che formazioni di chiara ispirazione fascista siano presenti sul nostro territorio possano agire impunemente infangando la memoria delle 8 vittime della strage di Piazza della Loggia.
Ricordiamo il monito del poeta tedesco Bertold Brecht agli indifferenti:
E voi, imparate che occorre vedere
e non guardare in aria; occorre agire
e non parlare. Questo mostro stava
una volta per governare il mondo!
I popoli lo spensero, ma ora non
cantiam vittoria troppo presto
il grembo da cui nacque è ancora fecondo