Solidarietà a Fulvio… Grave atto intimidatorio nei confronti

da Sicobas.org

Travolti dal dilagare delle lotte nelle cooperative della logistica, qualcuno che ha visto compromessi i propri interessi, ha pensato bene di provare ad intimidire il nostro compagno Fulvio Di Giorgio, tagliando le gomme della sua auto sotto casa.
L’attività politica e sindacale di Fulvio è nota a tutti per la sua generosità e la sua determinazione. E’ nota alle centinaia e centinaia di lavoratori che hanno trovato in lui un fermo punto di riferimento nella organizzazione delle lotte per la conquista dei loro diritti.
E’ nota anche ai vari capi, capetti, caporali, tirapiedi di varia risma, che ruotano nella galassia delle cooperative.
Dove cercare i responsabili di questo atto mafioso è fin troppo evidente, confidiamo per questo nell’azione delle forze dell’ordine, così attente a quanto succede intorno a queste lotte.
Da parte nostra, al di là della scontata solidarietà nei confronti del nostro compagno, preme sottolineare la nostra determinazione nel continuare l’azione politica e sindacale a fianco degli operai delle cooperative. Non saranno le quattro gomme tagliate a fermarci, nè a fermare il movimento di lotta che sta investendo centinaia di luoghi di lavoro e coinvolgendo migliaia di lavoratori. read more

Sabato 16 giugno manifestazione con corteo

NO AI LICENZIAMENTI! BASTA SFRUTTAMENTO E CAPORALATO!

UNITI CONTRO LA REPRESSIONE DELLO STATO E DEI PADRONI

LA LOTTA DEGLI OPERAI DI BASIANO E’ LA NOSTRA LOTTA

Le immagini delle cariche e della mattanza davanti ai magazzini del “Gigante” di Basiano, da parte dei carabinieri di Monza, hanno fatto il giro di tutta Italia. E con esse sono emerse tutte le ragioni degli operai e della loro resistenza.

L’accanimento contro gli operai prima licenziati, poi pestati e infine arrestati in ospedali mostra il vero volto della “crisi”: una guerra aperta ai lavoratori (ben simboleggiato dall’attacco all’art.18, e quindi a ogni garanzia sui posti di lavoro), per far strada ad una nuova forma di schiavitù necessaria a salvaguardare i profitti. read more

Basiano (MI). La polizia carica e spara lacrimogeni sugli operai licenziati. 14 operai feriti, 16 fermati e rappresaglie in ospedale.

Si è trasformato in una guerriglia lo sciopero dei lavoratori della Gartico, società che gestisce il settore logistico per la catena di supermercati Il Gigante, a Basiano, nel milanese. I lavoratori sono in agitazione da settimane, dopo che la Gartico – nel sistema di scatole cinesi in cui è inserita – aveva deciso di non servirsi più della Alma Group, una cooperativa di Peschiera Borromeo (Mi), annunciando il licenziamento di 89 dipendenti. Ma secondo la versione dei lavoratori, la società li avrebbe lasciati a casa perché colpevoli di aver denunciato le “ingiuste condizioni di lavoro” a cui erano sottoposti. La mobilitazione non si era fatta attendere, e gli operai avevano occupato un capannone della società; venerdì la polizia è intervenuta e, dopo violenti scontri, il capannone è stato sgomberato. Da ieri i dipendenti erano tornati alla carica con un presidio permanente, e picchettando la fabbrica nella notte, durante la quale era atteso un pullman di operai che avrebbero dovuto sostituire, con salari inferiori, quelli licenziati. Il pullman è arrivato questa mattina alle 6.45, scortato da polizia e Digos: dopo mezzora i manifestanti che circondavano la fabbrica erano già diventati bersaglio di cariche e lanci di lacrimogeni; gli operai più vicini ai cancelli vengono schiacciati durante le prime cariche, e in 5 vengono subito trasportati, in elicottero e in ambulanze, negli ospedali della zona per le ferite riportate. Secondo chi era presente sul posto, la polizia avrebbe in un primo momento arretrato perché numericamente inferiore rispetto ai lavoratori in presidio, per poi esplodere numerosi lacrimogeni dai tetti dei cellulari e dei blindati. Alla fine i feriti, fra i lavoratori, risultano 14 – tra questi, risultano gravi 2 operai con le gambe spezzate e uno ferito all’addome -, e 16 sono i fermati. La maggior parte sarebbero di origini pachistane ed egiziane. Nelle ore successive operai e rappresentanti sindacali denunciano rappresaglie da parte delle forze dell’ordine, che si sarebbero recate negli ospedali per dichiarare in stato di fermo gli operai soccorsi e ricoverati dopo le cariche. Gli operai intanto si sono dati appuntamento per questa sera alle 21.00, in luogo ancora da definire, per riprendere la lotta. read more