Sono passati 10 anni dal luglio del 2001, quando a Genova “migliaia di persone, giovani e adulti, donne ed uomini di tutto il mondo, si diedero appuntamento per denunciare i pericoli della globalizzazione neoliberista e per contestare i potenti del G8, intenti a convincere il mondo che trasformare tutto in merce avrebbe prodotto benessere per tutti”. A distanza di tanto tempo cosa è rimasto di “Un altro mondo è possibile?” e perchè il movimento fu colpito così duramente? Migliaia di persone vissero momenti di violenza indelebile, che si può riassumere nella frase usata da Amnesty International: “In quei giorni a Genova la Costituzione è stata sospesa”. Così come dieci anni fa il movimento si creò dal basso, attivando percorsi di sinergia, condivisione e messa in rete delle idee e delle proposte, oggi abbiamo l’idea di ricordare quei momenti con la stessa dinamica, creando un’iniziativa partecipata e costruita dal basso. Sarebbe facile provare a “commemorare” calando dall’alto un pacchetto di iniziative sui dieci anni del G8 di Genova, in perfetto stile mortifero e mortuario come spesso succede quando si ricorda qualcosa o qualcuno. Vogliamo invece organizzare un momento di ricordo ma anche di riflessione su questo decennio e sulla sua eredità politica, partendo da un unico presupposto: quello della partecipazione attiva e del protagonismo di coloro che quei giorni li hanno vissuti sulla propria pelle. A tutti coloro che ritengono opportuno ricordare quell’esperienza storica Come nel 2001 ci rivolgiamo a tutte le reti presenti e a tutte le soggettività . PROPONIAMO UN PRIMO INCONTRO PER MARTEDI’ 7 GIUGNO ALLE ORE 19,30 PRESSO LE OFFICINE CULTURALI ERGOT A LECCE IN PIAZZETTA FALCONIERI (ANGOLO VIA PALMIERI) promotori: |