SOLIDARIETA’ A GIORGIO CREMASCHI

IL CENTRO SOCIALE 28 MAGGIO DI ROVATO

ESPRIME LA SUA SOLIDARIETA’

A GIORGIO CREMASCHI E AI COMPAGNI AGGREDITI.

Il 14 febbraio 2014 a Milano è stata scritta una delle pagine  peggiori della storia della CGIL .

La brutale aggressione ai danni di Giorgio Cremaschi, primo firmatario della mozione 2 ”Il sindacato è un’altra cosa” del 17° Congresso della CGIL e degli altri compagni che lo accompagnavano è stata perpetrata da una squadraccia di picchiatori del servizio d’ordine della CGIL. Questa aggressione avviene proprio nel periodo di svolgimento del Congresso della CGIL e nelle sue modalità di esecuzione ricalca la cultura razzista e intollerante  che ha sempre caratterizzato le organizzazioni fasciste, e non certo il movimento operaio.

Dopo l’accordo interconfederale del 28 giugno 2011 ed il Protocollo d’Intesa del 31 maggio 2013, il 10 gennaio 2014 è stato firmato in sordina dalla CGIL il Testo Unico attuativo dei precedenti accordi, Landini e la FIOM hanno preso le distanze dal Testo Unico e chiedono che ne venga sospesa l’attuazione, questo perché Landini vede una contraddizione fra il Testo unico e l’accordo del 31 maggio, contraddizione che invece non c’è, perché entrambi affermano nuove regole sulla rappresentanza sindacale che sono parimenti incostituzionali. Col Testo Unico sono state calate dall’alto norme che limitano le libertà sindacali, che riducono l’autonomia delle categorie e espongono le delegate e i delegati alle sanzioni da parte delle imprese. I lavoratori devono avere il diritto di scegliere i propri rappresentanti sindacali e avere l’ultima parola sulle scelte dei vertici sindacali, che attraverso gli accordi che firmano, impongono ai lavoratori e alle lavoratrici gli effetti delle loro scelte.

La denuncia continua e costante degli accordi sopracitati, portata avanti con determinazione dalla mozione 2 “Il sindacato è un’altra cosa”, che si è posta come alternativa alla mozione della Camusso, è l’espressione della volontà di dare forma ad un sindacato di classe e di conflitto, espressione diretta delle necessità e degli interessi dei lavoratori, in netto contrasto con la CGIL della Camusso che è ormai un apparato burocratico di controllo degli operai al servizio dei poteri forti.

Quello che è successo a Milano, e cioè l’inaudita aggressione volta ad impedire la presa di parola di un dirigente della minoranza della CGIL, è il presagio di come stanno cambiando i rapporti nella vita sociale e nei luoghi di lavoro: il sindacato, se non ci opponiamo da subito alla deriva, sarà sempre più un organismo con funzione di controllo degli operai al servizio del padronato e dei vari governi che imporranno misure sempre più deleterie per i lavoratori nel nome della competizione del mercato, della produttività che non è altro che lo sfruttamento  e degli interessi collettivi, che non sono altro che gli interessi del capitale.

Susanna Camusso durante il suo mandato si è caratterizzata come la peggiore segretaria che la CGIL abbia mai avuto, noi chiediamo le sue dimissioni!!!

Non possiamo accettare che venga infangata la memoria di Giuseppe Di Vittorio e che il”SINDACATO DEI LAVORATORI” si trasformi in sindacato di controllo dei lavoratori!

                                                                                     CENTRO SOCIALE 28 MAGGIO